“La Basilicata ha parte del suo territorio dichiarato idoneo per l’ubicazione del sito unico per le scorie nucleari e tale condizione ritorna poiché è andata deserta la procedura di autocandidatura per ospitare Parco tecnologico e deposito”.
È quanto dichiara il capogruppo del PD in Consiglio regionale Piero Lacorazza che, oggi, ha protocollato un’interrogazione, sottoscritta anche dai consiglieri PD Roberto Cifarelli e Piero Marrese, rivolta al presidente regionale Vito Bardi e all’assessore regionale all’Ambiente Mongiello.
Sottolinea Lacorazza:
“È necessario tenere la massima attenzione poiché rischia di ripartire la roulette russa e, senza alcuna chiarezza, si dovrebbe procedere con una Valutazione Ambientale Strategica per individuare una classifica, o meglio un ordine di priorità, per i siti idonei.
Da parte del Governo sembra non esserci molta chiarezza poiché la strada individuata, appunto quella delle autocandidature, ha portato a un nulla di fatto: nessun ha chiesto di ospitare il sito.
A seguito di una puntuale ricostruzione del procedimento che riportiamo nell’interrogazione e per evitare ‘sorprese’ interroghiamo il Governo regionale per sapere quali iniziative intende intraprendere al fine di evitare la localizzazione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi nei 14 siti presenti nella proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI), di cui 10 ricadono completamente sul suolo lucano e 4 a cavallo tra il territorio pugliese e la provincia di Matera”.