Basilicata, stanziamento delle risorse per lo spettacolo in ritardo: “è necessario ottenere risposte chiare e tempestive”. La denuncia

Trasmettiamo e pubblichiamo il comunicato dei Rappresentanti Operatori Spettacolo Regione Basilicata relativo all’emergenza per il settore dello spettacolo in Basilicata:

“Nonostante la Giunta Regionale, riunitasi il 4 Febbraio 2025 con tutti i suoi membri presenti, abbia deliberato l’adozione del Programma Regionale per lo Spettacolo per il triennio 2025-2027, la situazione del settore dello spettacolo dal vivo in Basilicata continua a essere critica e priva di risposte concrete.

Già nell’ottobre 2024, il Consiglio Regionale aveva discusso un ordine del giorno fondamentale per il comparto, relativo ai fondi destinati agli anni 2023 e 2024, in applicazione della Legge Regionale n. 37 del 2014, che disciplina la promozione delle attività di spettacolo sul territorio.

Tuttavia, nonostante l’importanza di questo provvedimento per garantire le risorse necessarie a un settore duramente colpito negli ultimi anni, ad oggi non vi è alcun riscontro effettivo sullo stanziamento dei fondi.

È imprescindibile ottenere risposte chiare e tempestive riguardo ai finanziamenti previsti dalla Legge Regionale n. 37 del 2014, che si articola in un Piano Triennale di programmazione e in Piani Annuali, strumenti essenziali per garantire il sostegno economico al settore dello spettacolo dal vivo.

In particolare, è urgente lo stanziamento delle seguenti risorse:

  • Integrazione del Piano Spettacolo 2023: € 2.350.000 (necessari per coprire il fabbisogno arretrato).
  • Stanziamento del Piano Spettacolo 2024: € 3.500.000 (base necessaria per la pubblicazione del Piano Spettacolo dell’anno appena trascorso).

Mimmo Conte, Rappresentante degli Operatori finanziati dal Ministero, e Antonella Iallorenzi, Rappresentante degli Operatori non finanziati dal Ministero, dichiarano:

“Mentre accogliamo con favore l’adozione del Programma Regionale per lo Spettacolo per il triennio 2025-2027, non possiamo ignorare l’attuale stato di emergenza del comparto.

La cultura è un pilastro della coesione sociale ed è un motore economico soprattutto nella regione Basilicata, e gli operatori in assenza di politiche culturali da anni reggono da soli il fragilissimo sistema culturale nelle città così come nelle aree interne, dialogando con Ministero della Cultura, Fondazioni e Istituzioni europee.

Per questo, è essenziale che gli impegni presi si traducano in un supporto concreto per tutto il settore, che include artisti, tecnici, operatori e organizzatori”.

L’impatto delle attività culturali sul territorio è ben noto: oltre a rafforzare il tessuto sociale e identitario delle comunità, gli eventi e le produzioni artistiche generano occupazione e attraggono turismo, contribuendo allo sviluppo economico locale.

Tuttavia, per garantire un futuro stabile al settore, è necessario un impegno costante e strutturale da parte delle istituzioni.

Alla luce di questa situazione, chiediamo con urgenza:

  • la riapertura della discussione in Consiglio Regionale e in IV Commissione per sbloccare i fondi arretrati del 2023 e lo stanziamento per il Piano Spettacolo 2024;
  • che il Presidente Bardi con delega alla Cultura si faccia carico della questione, incontrando gli operatori del settore e condividendo una chiara visione di politica culturale per la Basilicata;
  • l’effettivo stanziamento dei fondi previsti per il triennio 2025-2027, affinché il comparto possa tornare a programmare con continuità e prospettiva.

Senza azioni concrete e immediate, il rischio è la paralisi di un settore che rappresenta non solo un valore culturale, ma anche sociale, educativo, lavorativo ed economico per l’intera regione.

In questo senso va nuovamente sottolineato che gli Operatori stanno garantendo continuità dell’offerta culturale e di spettacolo in regione, ma questa situazione è prossima alla sospensione definitiva a causa dell’assenza prolungata di una politica culturale della Regione Basilicata”.