Basilicata: tutte le eccellenze del mondo scientifico lucano, e non solo, al lavoro per tutelare le risorse idriche e garantire un uso sostenibile dell’acqua. I dettagli

Si è riunito stamani, nel Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, su convocazione dell’assessore Laura Mongiello, il gruppo di lavoro per la redazione dell’aggiornamento del Piano regionale di Tutela delle acque.

Nutrito il tavolo dei tecnici e docenti presenti: per l’Ufficio Risorse idriche della Direzione Ambiente l’ingegnere Gerardo Troiano e la dottoressa Angela Petrullo.

Successivamente hanno relazionato il Direttore generale dell’Arpab, Donato Ramunno, il funzionario della Direzione delle Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione, l’ingegnere Pasquale Di Gennaro, e per l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale, l’ingegnere Pasquale Coccaro.

Hanno preso la parola quindi le dottoresse Annalisa Percoco e Tiziana Perri della Fondazione Mattei.

Per la parte accademica dell’Unibas erano presenti il professore del Dipartimento Ingegneria dell’Unibas, Salvatore Masi, la professoressa Domenica Mirauda del Dipartimento di Scienze della Salute, il professore Salvatore Grimaldi del Dipartimento di Scienze di base e applicate.

Presenti, inoltre, il dottor Vito Imbrenda e il dottor Maurizio Lazzari dell’Istituto di Scienze del patrimonio culturale del Consiglio nazionale delle ricerche.

L’assessore Mongiello ha spiegato:

“La riunione dopo una serie di approfondimenti mirati per dotare la Basilicata di uno strumento fondamentale, ha la finalità di iniziare il percorso dell’aggiornamento del Piano regionale di tutela delle acque.

Come è noto infatti, esiste un importante studio del Piano redatto dal 2006 al 2009”.

Ha sottolineato l’assessore all’Ambiente e alla Transizione energetica:

Oggi c’è la necessità di aggiornarlo rispetto alle normative subentrate negli anni e al complessivo quadro territoriale, antropico, ambientale e climatico profondamente cambiato.

Si tratta pertanto di aggiornare dati e fare rilievi ulteriori per arrivare a una nuova definizione del Piano”.

Ha concluso Mongiello:

“Con il protagonismo di tutte le eccellenze interne alla Regione e al mondo scientifico lucano e non solo ci auguriamo di riuscire nel più breve tempo possibile a redigere uno strumento necessario per tutelare le risorse idriche e garantire un uso sostenibile dell’acqua”.