Basilicata, un seminario per monitorare la sicurezza territoriale: “urgente rivedere l’intera gestione del rischio geologico e sismico”. I dettagli

“Quello dei cambiamenti climatici non è un tema che riguarda solo il presente, ma è una sfida che interessa il futuro delle nostre comunità, dell’ambiente e della qualità della vita di chi vive e lavora in Basilicata.”

Così il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha aperto questa mattina i lavori del seminario dal titolo “Progettare e monitorare la sicurezza del territorio”, organizzato dalla Regione Basilicata in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare “Progetto Italia”, gli Ordini Professionali degli Architetti, Geologi, Geometri, Ingegneri e la Fodaf (Federazione regionale Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali).

Bardi ha aggiunto:

“Non solo come presidente della Regione, ma anche in qualità di Commissario di Governo per il contrasto al dissesto idrogeologico  sono in prima linea, insieme al governo regionale, per fronteggiare fenomeni quali il cambiamento climatico, il dissesto idrogeologico, l’emergenza idrica e il rischio sismico.

La Basilicata, con il suo territorio fragile ma ricco di risorse naturali, deve rispondere con azioni concrete e strumenti innovativi.

La sicurezza del territorio passa da investimenti in prevenzione, ricerca, tecnologie avanzate, ma anche e soprattutto dalla promozione di una cultura della responsabilità e della collaborazione tra istituzioni, enti di ricerca, imprese e cittadini.

Un ruolo chiave in questo percorso lo riveste l’Università degli Studi della Basilicata, da sempre partner strategico della Regione”.

Bardi ha ricordato come proprio da Potenza sia partita l’esperienza della campagna nazionale “Io non rischio”, promossa dal Dipartimento della Protezione Civile, oggi esempio virtuoso a livello nazionale.

Tra i centri di eccellenza citati dal presidente, anche il Laboratorio Prove Materiali e Strutture (SISLab) del Dipartimento di Ingegneri considerato “un riferimento riconosciuto a livello nazionale e internazionale, fondamentale per la sicurezza sismica della nostra regione”.

Dal 2019 la Regione ha registrato un forte incremento degli investimenti per il contrasto al dissesto idrogeologico, con una spesa complessiva di circa 30 milioni di euro e un’accelerazione significativa nell’avvio di nuovi cantieri.

Bardi ha spiegato:

“Siamo consapevoli che permangono criticità che rallentano l’esecuzione dei progetti ma stiamo potenziando le nostre strutture amministrative con giovani professionalità e semplificando le procedure.

Intendiamo rafforzare l’uso dei poteri commissariali per garantire tempi certi e un’efficace gestione delle risorse.

Incontri come quello di oggi rappresentano un’occasione preziosa per condividere esperienze, strategie e buone pratiche.

La sicurezza del nostro territorio deve essere una priorità reale e concreta.

Solo attraverso un lavoro di squadra possiamo garantire alla Basilicata un futuro più sicuro e sostenibile”.

Al seminario è intervenuta l’on. Erica Mazzetti, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare “Progetto Italia”, deputata di Forza Italia, responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI.

Nel suo discorso ha affrontato diversi temi importanti legati al mondo dell’edilizia, dell’urbanistica e della gestione del rischio geologico e sismico, proponendo una visione di semplificazione normativa e di centralità della progettazione:

“Ritengo che il settore delle costruzioni e dell’urbanistica necessiti di un profondo riordino.

Per questo ho redatto il primo Testo Unico delle Costruzioni che racchiude al suo interno sia edilizia che urbanistica.

La mia idea non è quella di aggiungere ulteriori norme a quelle già esistenti ma di superare questa stratificazione normativa con un nuovo impianto fondato sui principi.

Proprio come accade con il Codice degli Appalti, immagino questo Testo Unico come una legge delega auto-applicativa che definisca principi chiari e semplici, lasciando agli enti territoriali la libertà di declinarli nei propri regolamenti, nel rispetto delle specificità locali.

Uno dei punti cardine deve essere la centralità della progettazione.

Negli anni si è dato sempre più spazio alla burocrazia e agli aspetti amministrativi, a discapito della creatività e dell’ingegno dei progettisti.

È ora di rimettere al centro la persona e il progettista, riconoscendo che l’urbanistica è fatta per l’umano, per le comunità che abitano il territorio.

Inoltre, è urgente rivedere l’intera gestione del rischio geologico e sismico.

Anche qui serve un Testo Unico che fissi principi generali da applicare a livello regionale e locale, semplificando le competenze oggi frammentate tra troppi enti.

Serve una maggiore chiarezza decisionale, evitando che, alla fine, le responsabilità ricadano sempre sui sindaci, spesso lasciati soli ad affrontare emergenze.

In sintesi dobbiamo uscire dalla logica di normare ogni dettaglio e ogni casistica.

Dobbiamo dire chiaramente ciò che non si può fare, lasciando tutto il resto alla responsabilità, all’esperienza e al buonsenso dei professionisti.

Dare loro spazio e fiducia significa garantire qualità e sicurezza ai cittadini”.

E’ toccato al vicepresidente della Giunta regionale, assessore alle Infrastrutture, Pasquale Pepe, concludere il seminario, esprimendo, in modo chiaro, una linea di azione pragmatica ma anche ambiziosa che si fonda su due concetti cardine:

  • Prevenzione e tutela del territorio.

La consapevolezza della fragilità della Basilicata, dal punto di vista idrogeologico e strutturale, porta alla necessità di conoscere in modo capillare il territorio per prevenire eventi critici, come frane o alluvioni, che potrebbero mettere in difficoltà le comunità locali.

In questo senso, la collaborazione istituzionale (Regione, Parlamento, Presidenza Bardi) è fondamentale per mettere in campo strumenti concreti di protezione.

  • Rilancio e progettualità.

Non solo difesa, ma anche rilancio.

L’accento viene posto sulla necessità di pianificare strategie di sviluppo che diano nuova linfa ai territori. In questo contesto, i sindaci hanno un ruolo cruciale, perché sono il primo anello della “filiera istituzionale” che deve essere pronta a investire al meglio le risorse disponibili, evitando che fondi preziosi restino inutilizzati.

Inoltre, Pepe ha sottolineato come il dialogo diretto con il Parlamento (com’è accaduto oggi con l’on. Mazzetti) permetta di far arrivare in modo forte e autorevole le istanze e le priorità locali nei luoghi dove si prendono le decisioni.

Pepe conclude:

“Insomma, conoscenza del territorio più sinergia istituzionale, più capacità di spesa efficace” uguale “difesa e rilancio della Basilicata”.