E’ stato sospeso dal servizio, per tre mesi, l’agente del Corpo Forestale dello Stato sospettato di aver usufruito di permessi lavorativi (per assistere un familiare) quando invece si trovava a Miami per girare un film porno.
Questa almeno è la versione fornita dagli investigatori della procura di Potenza all’indomani della decisione da parte del gip Amerigo Palma sulla sospensione dell’agente lucano.
Il polverone si è sollevato quando dall’America (e questa è la potenza di internet) è giunto su un sito porno a pagamento un trailer che ritraeva l’uomo all’opera con due “pornostar”.
Il caso ha voluto che qualche potentino (fruitore di questo genere di siti) lo scorso Giugno lo abbia riconosciuto e così ha iniziato a divulgare il video ad amici, colleghi, datori di lavoro e conoscenti.
L’agente non appena ha visionato il video si è recato dalla polizia postale confermando che l’attore in questione era lui ma aggiungendo di essere stato vittima di una truffa.
Ha raccontato di essere stato adescato dalle due donne mentre era in vacanza e filmato a sua insaputa per cui ha sporto denuncia contro l’ignoto che ha diffuso il “trailer” del film su Whatsapp, per violazione della sua privacy.
L’accusato conferma di non aver abusato dell’aspettativa per andare in vacanza dal momento che il video è stato messo in rete nell’estate del 2014 e non nel periodo in cui è stata chiesta l’aspettativa.
Gli inquirenti pensano invece che il forestale sia stato consapevole di ciò che stava facendo (e forse anche dietro retribuzione).
Per il pm Antonio Natale, l’agente ha viaggiato all’estero e fuori regione per 36 giorni (sui 268 di congedo concessi tra il 2015 e il 2016), intascando poco più di 2.800 euro che non gli spettavano.
Adesso sarà la giustizia a stabilire se l’uomo era consenziente oppure è stato truffato come lui sostiene.