Nelle ultime ore, in talune zone dell’Italia il prezzo della benzina ha addirittura raggiunta i 2,40 euro al litro, cifra letteralmente insostenibile per le tasche di migliaia di italiani.
Sulla questione è intervenuto anche il vice-premier Matteo Salvini, mentre la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta sui rincari, compresi appunti quelli del carburante.
Dice Salvini in proposito:
“Sulle accise parleremo con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Sicuramente c’è della speculazione in corso sulla benzina, ed è bene che la Finanza faccia dei controlli.
Non ci possono essere distributori che vendono la benzina a 1,70 e altri a 2,40.
Evidentemente c’è qualcuno che fa il furbo. Porterò il ragionamento a livello di governo”.
Nel frattempo, sui prezzi dei carburanti è partita una nuova offensiva del Codacons, che ha chiamato in causa l’Antitrust chiedendo di aprire un’istruttoria per la possibile fattispecie di intesa anti-concorrenziale.
Spiegano dall’associazione:
“Abbiamo deciso di lanciare un boicottaggio nazionale dei distributori più cari, invitando gli automobilisti italiani a verificare i prezzi sul proprio territorio, anche attraverso le apposite app che segnalano i gestori più convenienti, e a non fare rifornimento presso le pompe che applicano prezzi eccessivi”.