È incerto, per non dire quasi segnato, il destino del bonus mobili: la prossima legge di bilancio potrebbe infatti sancirne la fine.
Spiega today che “con la manovra di fine anno è possibile che venga del tutto cancellata la detrazione al 50% finora concessa per gli arredi e gli elettrodomestici, in scadenza a Dicembre 2024.
A meno di clamorose novità, non ci dovrebbe essere una proroga per il 2025.
Il bonus mobili ed elettrodomestici è un incentivo fiscale che copre il 50% delle spese sostenute per acquistare mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare immobili oggetto di lavori edilizi, entro un limite massimo di spesa di cinquemila euro (per il 2024, tremila in meno del 2023 e la metà rispetto al 2022).
L’agevolazione consiste in una detrazione Irpef da riportare nella dichiarazione dei redditi, dividendola in dieci quote annuali dello stesso importo.
L’incentivo è legato a opere di manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti o fabbricati.
Lo sconto dall’imposta vale anche in caso di interventi realizzati sul box auto o il garage.
E vale anche nella ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza.
È utile ricordare anche come il bonus venga riconosciuto solo in caso di pagamenti tracciabili come bonifico, carta di debito o credito: restano escluse altre tipologie di transazioni, come ad esempio contanti o assegni.
Per la richiesta nella dichiarazione dei redditi è necessario conservare la ricevuta del bonifico o di avvenuta transazione per i pagamenti con carta di credito o di debito.
Come detto all’inizio, ad oggi non si hanno notizie di un possibile rinnovo anche nel 2025: a differenza degli interventi che rientrano nel bonus ristrutturazione, non dovrebbero essere perciò previste detrazioni per le spese sostenute a partire dal 1° Gennaio 2025.
Il bonus ristrutturazione è infatti destinato a restare anche nel 2025: consiste in una detrazione Irpef al 50% per lavori di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze.
La percentuale oggi del 50% è destinata a scendere al 36% a partire dal 2025 e al 30% dal 2028.
C’è una questione che merita un chiarimento, sul bonus mobili.
Cosa succederà quindi a chi pagherà solo parte delle spese, a titolo di acconto, nel 2024 e la parte rimanente nel 2025?
La domanda è stata posta alla redazione di FiscoOggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate.
Nello specifico, il caso riguardava un contribuente che si chiedeva se fosse necessario pagare l’intero importo di una cucina che sta acquistando entro il 2024 (6.500 euro), o invece è possibile detrarre solo l’acconto versato entro l’anno (4mila euro), dato che i lavori di ristrutturazione non saranno ultimati entro la fine del 2024.
“È possibile portare in detrazione per 10 anni solo l’importo di 4mila euro e poi magari nel 2025 i restanti mille euro?”, si chiedeva il contribuente.
Oppure è necessario pagare tutti i 5mila euro, se non addirittura l’intero importo di 6.500 euro, entro il 2024?
Il Fisco ha risposto che, in base alle norme attuali, il bonus mobili ed elettrodomestici vale solo per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024.
Per questo, a meno di eventuali nuove proroghe, le spese che si sosterranno nel 2025 non potranno essere portate in detrazione.
Come ha specificato l’Agenzia delle Entrate, una delle condizioni fondamentali per richiedere il bonus è che l’acquisto dei beni avvenga in una data successiva a quella di avvio dei lavori e che non rileva la data in cui termineranno gli interventi di ristrutturazione”.