Bullismo e cyberbullismo: l’I.C. Federico II di Svevia -Avigliano Frazioni – Filiano in prima linea con 13 Scuole italiane. Il progetto

L’I.C. Federico II di Svevia -Avigliano Frazioni – Filiano è tra le 13 scuole riparative in Italia che puntano sull’educazione alle relazioni e sulla mediazione dei conflitti per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo.

L’I.C. Federico II di Svevia rinnova il proprio impegno di “Scuola riparativa”, proseguendo il percorso intrapreso e riconosciuto dal Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza teso alla divulgazione della mediazione scolastica come strumento per educare i ragazzi alle relazioni, al dialogo e al rispetto dell’altro.

Una scelta rivelatasi vincente alla luce delle misure introdotte dalla nuova legge contro il bullismo n.70/2024, che obbliga le scuole a implementare un codice di prevenzione contro il bullismo con una serie di misure, tra le quali anche percorsi di mediazione e interventi rieducativi per risolvere i conflitti.

Occorre dare ai ragazzi l’opportunità di recuperare una dimensione relazionale autentica, che al giorno d’oggi tende ad essere sostituita da una comunicazione sempre più virtuale e superficiale, con la conseguenza di perdere di vista l’altro, le sue emozioni, il suo vissuto.

La mediazione scolastica offre agli studenti un tempo e uno spazio di ascolto e di parola, in cui potersi confrontare con i pari e poter esprimere i rispettivi punti di vista in un contesto di rispetto reciproco, accompagnati da un mediatore, coetaneo, che li aiuta a superare in modo costruttivo il conflitto.

E, anche quando la mediazione non si conclude con una riappacificazione, raggiunge comunque lo scopo principale, ovvero quello di aver avuto la possibilità di esprimere il proprio punto di vista e di essere ascoltati.

Gli alunni e i docenti della scuola, al terzo anno di formazione, sono guidati dai mediatori Dott. Girolamo Spina e avv. Rosa De Luca, da cui hanno appreso tecniche di ascolto empatico e di rispecchiamento delle emozioni che adoperano per condurre le parti al superamento del litigio.

Secondo la mediatrice e referente del progetto, Ins. Cinzia Santarsiero:

“grazie alla formazione ricevuta da un numero sempre crescente di insegnanti si stanno creando i presupposti per una sostenibilità del progetto a lungo termine che consentirà di praticare la mediazione nella scuola in modo stabile e duraturo e di estenderla con opportune modalità anche agli altri ordini di scuola, ad esempio attraverso attività di continuità e orientamento”.

Queste le parole della Dirigente scolastica Rina Montanarella:

“Attraverso la mediazione, che agisce in un’ottica preventiva rispetto alla forma degenerata del conflitto, ossia la violenza, sarà possibile contrastare quei fenomeni di bullismo sempre più frequenti tra i giovani”.