Lucia Santarsiero, 44enne di Atella e professoressa all’Istituto “G. Gasparrini” di Melfi, si è classificata al 1° posto al concorso artistico-letterario “Espressioni di cura”- Parole e immagini per narrare la malattia oncologica, promosso dal C.R.O. (Centro di Riferimento Oncologico) , I.R.C.C.S – Istituto Nazionale Tumori, di Aviano (Pordenone).
La cerimonia di premiazione del concorso, patrocinato da SIMeN (Società Italiana di Medicina Narrativa), si è svolta lo scorso 30 Maggio scorso presso il C.R.O di Aviano nell’ambito del convegno annuale dedicato alle narrazioni in medicina.
“I nomi che diamo alle cose” questo il tema di questa V edizione del concorso finalizzato a promuovere elaborati artistici inediti che esprimono il rapporto con la malattia oncologica, sia di coloro che vivono o hanno vissuto un’esperienza con il cancro sia di coloro che ogni giorno sono a contatto, a vario titolo, con la realtà oncologica.
Per consentire ai partecipanti di esprimersi per mezzo della propria personale attitudine artistica il concorso è stato articolato in tre sezioni distinte:
- poesia;
- narrativa;
- fotografia.
Nella sezione poesia – cat. pazienti/ex pazienti- si è classificata al 1° posto la lucana Lucia Santarsiero, con la poesia intitolata “Il falò infido”.
La Giuria ha motivato la sua scelta con la seguente motivazione:
“per i versi, sempre bilanciati tra poesia e prosa, con cui l’autrice evoca una poliedricità emotiva ed esistenziale attraverso un linguaggio assolutamente moderno.”
Lucia dopo un’esperienza dolorosa ha deciso di mettere a disposizione degli altri il suo vissuto utilizzando il metodo più efficace: la comunicazione.
Dopo le cure, la professoressa Santarsiero che insegna cucina, ha scritto il libro “Una chef per la tiroide”, Osanna Edizioni, l’unico volume in Italia a proporre le ricette utili ai pazienti affetti da questa patologia.
In merito al concorso di Aviano, Lucia ha dichiarato:
“Il concorso è stato una importante e bella occasione per raccontare il mio vissuto in un ambiente opportuno e qualificato, che ha prodotto anche uno stimolante effetto catartico”.
Come ha ben spiegato il Direttore Scientifico dell’Istituto, Paolo De Paoli, il concorso fa parte delle attività del programma istituzionale “Patient Education & Empowerment” del C.R.O. di Aviano, che si propone di favorire la comunicazione tra i pazienti e il personale sanitario.
Gli elaborati di questa edizione, infatti, come quelli delle edizioni precedenti, verranno utilizzati per migliorare l’organizzazione dei vari percorsi di cura delle strutture sanitarie.
L’iniziativa è lodevole e interessante, perché il miglioramento della comunicazione fra pazienti e personale sanitario permette la creazione di una sinergia vera fra pazienti, familiari, volontari e personale sanitario, per il raggiungimento di un duplice obiettivo.
Il fine del concorso artistico-letterario è quello di valorizzare le storie raccontate e trarne spunti e indicazioni utili per utilizzare le stesse nelle varie fasi di cura sanitaria ed educativa, mentre l’obiettivo del convegno di Medicina Narrativa è di divulgare un tipo di approccio narrativo-esperienziale nella formazione ed educazione del personale sanitario.
Tuttavia rimane un tema difficile da affrontare, così come altrettanto complesso e delicato appare il rapporto del paziente oncologico con se stesso.
L’obiettivo generale è quello della crescita di una cultura sanitaria basata sui valori dell’umanizzazione e personalizzazione delle cure mediche ed assistenziali.
Questo concorso va appunto in questa direzione, con un seguito, anno dopo anno, sempre maggiore.
Facciamo i complimenti alla nostra professoressa Lucia Santarsiero per aver portato a casa questo importante premio esprimendo con la sua poesia l’incendio che divampa all’interno della persona nel momento in cui le viene diagnosticato un tumore.
Di seguito le foto degli altri premiati al concorso: