Maltrattamenti, avvelenamenti e abbandoni incontrollati nella zona del Vulture.
I nostri amici a quattro zampe sono sempre più a rischio, costretti a leccarsi ferite difficili da dimenticare.
Una sofferenza, la loro, che tanti volontari cercano di sedare, pur disponendo di risorse sempre più limitate.
A Rapolla sembra sussista una situazione davvero insostenibile sul fronte “protezione animali”.
A dirci di più, le Guardie Fare Ambiente che, tramite comunicato, hanno denunciato alla nostra Redazione:
“Sono ormai più di otto lunghi anni che ci occupiamo di Randagismo nel Comune di Rapolla e zone limitrofe.
Un attività su base volontaria, portata avanti da tre, quattro Signore, che ci ha dato tante soddisfazioni, ma molte più delusioni e amarezza.
In questi anni, si sono alternate tre giunte Comunali, due con lo stesso Sindaco e questa attuale, con un altro.
Malgrado ciò, da parte loro c’è sempre stata una completa non curanza del problema!
In questi lunghi anni, ci siamo attirati le simpatie e la gratitudine di molte persone, ma altrettante critiche, per non parlare di addirittura odio per quello che facciamo!
Non vogliamo fare di tutta l’erba un fascio, ma i cittadini di Rapolla sono, per la stragrande maggioranza, contro gli animali d’affezione.
Lo dimostrano anni di abbandoni, maltrattamenti vissuti e testimoniati.
In passato c’è stata anche qualche uccisione previo avvelenamento.
Mai un euro, e dico mai un euro, è stato impiegato dalle Amministrazioni per il problema, se non per pagare qualche retta di pensionato per alcuni sfortunati cani che si trovano presso la struttura di Tiera, perché hanno avuto la sfortuna di essere forse un po’ troppo vivaci o quella di aver dato fastidio a qualcuno che ha più conoscenze!
Fino allo scorso anno, più volte abbiamo fatto fare campagne di sterilizzazioni, ad animali randagi e di proprietà, proprio per cercare di arginare quanto più possibile il problema, per questo la maggior parte dei cani è sterile.
Ma da inizio anno, con l’entrata in vigore della nuova legge regionale n°46 del 30/11/2018, tutti gli sforzi fatti si stanno pian piano dissolvendo, basti pensare che in questi primi cinque mesi abbiamo ritrovato sul territorio più di venti nuovi cuccioli abbandonati, frutto di cucciolate non gestite, da persone senza scrupoli.
Gli ultimi otto, ieri.
Questo perché, con la nuova legge, le sterilizzazioni con le unità mobili non si fanno più
Questa legge sembrava una panacea da quello che riporta in materia, ma allo stesso tempo ci sta creando tantissime difficoltà.
Obbliga i Comuni ad avere Rifugi/Ricoveri sanitari e, in mancanza di questi, a stipulare una convezione.
I Comuni devono provvedere al mantenimento e alle spese sanitarie dei cani di quartiere.
Morale della storia: il Comune di Rapolla non si cura della legge e si limita, quando ti risponde, a dirti: ‘Non abbiamo soldi’.
Ma le feste e le festicciole si fanno!
Paghiamo per i fuochi d’artificio, per le ballerine che si esibiscono durante le feste di paese, e quanti altri sprechi!
Nel Gennaio 2019, dopo estenuanti attese, siamo riusciti ad avere un incontro con il Sindaco il quale, in quella occasione, ci ha fatto promesse da marinaio.
Sono anni che chiediamo una convenzione, come Guardie Ecozoofile, con il Comune, come tanti Comuni limitrofi hanno fatto.
Nessuna risposta.
Abbiamo messo in atto un capillare censimento di tutti i cani presenti sul territorio, più di 70, tutti schedati con foto e luogo stanziale, tutti rifocillati giornalmente, solo grazie al buon cuore di alcune attività Commerciali.
Attività fatta nella speranza di vederci riconosciuto per lo meno il mantenimento alimentare e sanitario.
Non più tardi di ieri, viste le mancate risposte, ci siamo recati dal Sindaco che, candidamente, ci ha risposto: ‘Sì, avete fatto il censimento, ma che vi chiamavo a fare, non ci sono soldi!’
Lo stesso Sindaco, solitamente, afferma: ‘Io vi difendo sempre, ma sapete quanta gente viene da me e mi chiede perché non li ammazziamo tutti sti cani e risolviamo il problema?’”
Cosa ne pensate?