Qualità, innovazione e sostenibilità sono sempre più gli obiettivi su cui si concentrano le eccellenze lucane e, più in generale, del Made in Italy.
Sono oltre 200 le aziende che hanno aderito a Equalitas, società che promuove la certificazione della sostenibilità ambientale, economica e sociale della filiera vitivinicola, nonchè un sistema di valutazione che rappresenta non solo la migliore espressione della qualità presente in Italia ma anche quella più avanzata a livello internazionale.
Tra queste aziende figura Cantina di Venosa, tra le più rinomate del Sud Italia e tra le top 15 aziende in Europa con la certificazione Equalitas EEE (equità, economicità ed ecologia).
Con 400 soci, è leader nella produzione del famoso vino AGLIANICO DEL VULTURE DOC, che vanta oltre 2000 anni di storia e che rappresenta il connubio perfetto tra la ricca ed equilibrata composizione del terreno di origine vulcanica (Vulture è appunto il vulcano sul cui suolo viene coltivato il vitigno che lo genera) e la fortunata esposizione climatica delle dolci colline di Venosa, la città del sommo poeta latino Orazio.
L’azienda è già custode di importantissimi premi e riconoscimenti quali:
- Le Guide de L’Espresso 2020 hanno collocato il Verbo, Aglianico del Vulture 2017, tra i Migliori Vini sotto i 15 euro;
- ORO al Merano WineFestival 2019 con il Verbo, Aglianico Del Vulture 2017 DOC;
- ORO all’Asia Wine Trophy 2019 con il Verbo, Aglianico Del Vulture 2017 DOC;
- grandi apprezzamenti al ProWein CHINA di Shangai, la Più Grande Fiera Internazionale del 2020;
- collocazione nella “Top 20″ (11° posto – primo nel Sud Italia) delle Cantine Cooperative Italia 2019, in occasione del Premio WEINWIRTSCHAFT (rivista più famosa in Germania di vini internazionali);
- riconoscimento, a livello europeo, come azienda “green”, ecosostenibile. La sua predilezione per il fotovoltaico e per le maestranze locali, abbassa l’impatto ambientale, così come l’utilizzo di materiali riciclabili e biodegradabili: dalla carta al vetro; dalle colle vegetali per gli imballaggi ai tappi in canna da zucchero e sughero.
Ad oggi, Cantina di Venosa è in costante rinnovamento e sta infatti portando avanti da alcuni anni un progetto di sostenibilità, rappresentato dall’ottenimento non solo della Certificazione Equalitas ma anche dall’impegno nella scelta di packaging sostenibile, sia bottiglie che veste grafica delle etichette.
Per queste ultime, ricordiamo, vengono utilizzate colle vegetali, vetro e carta riciclata.
A questo, si aggiunge una ulteriore novità.
Il pregiato Aglianico del Vulture è arrivato fin nello spazio grazie a Sentinel 2, il satellite lanciato in orbita nel 2018, che raccoglie un flusso continuo di dati sulle condizioni del terreno, sullo stato di crescita delle viti e sul clima, in tutte le stagioni.
Grazie a scrupolosi modelli di calcolo, il satellite analizza completamente la superficie (di circa 800 ettari) indicando quali filari annaffiare, concimare e potare.
Il tutto rappresenta un’occasione all’avanguardia per assicurare assiduamente la perfetta crescita delle viti e per perfezionare le già rinomate tecniche di coltivazione.
I benefici si traducono in riduzione dei costi per una migliore qualità.
Ha dichiarato il presidente di Cantina di Venosa, Francesco Perillo, alla nostra Redazione:
“L’utilizzo di Sentinel 2 per monitorare e migliorare le produzioni vitivinicole è l’esempio dell’agricoltura 4.0.
In Basilicata i vigneti dell’Aglianico del Vulture sono osservati giorno e notte dal satellite che raccoglie un flusso continuo di dati sulle condizioni del terreno, sulla crescita delle viti, sul clima, in tutte le stagioni.
Restituisce modelli di calcolo che, per i viticoltori, si traducono in messaggi che aiutano a realizzare una migliore gestione Agronomica dei Vigneti.
Si tratta di dati fondamentali per assicurare la perfetta crescita dei grappoli, ma sono numerosi e diversi i fattori che incidono sul perfezionamento del modello che, stagione dopo stagione, annata dopo annata, costituiscono una banca dati in grado di affinare la conoscenza.
Miriamo costantemente non solo a produrre vino di qualità sempre migliore, ma di farlo con particolare attenzione alla sostenibilità e all’ambiente.
Un esempio per tutti i viticoltori in termini di riduzione di costi di gestione ottenendo ugualmente il massimo della qualità con un minimo investimento.
Confermo inoltre che arriviamo a produrre 2 milioni di bottiglie all’anno continuando ad esportare in tutto il mondo.
Il consiglio per gli agricoltori che vogliono investire nella produzione 4.0 puntando sul green e sulla sostenibilità ambientale è quello di fare attenzione sia ai bandi nazionali che a quelli regionali.
Per noi l’innovazione è la chiave del successo”.
Facciamo i complimenti alla Cantina di Venosa che, grazie ai vari investimenti effettuati, continua a portare in alto il nome della nostra terra in tutto il mondo.