Dopo il polverone alzatosi intorno speranze infrante dei venosini, fino a qualche mese fa convinti che il Capodanno Rai si sarebbe svolto nella Città oraziana, continuano le polemiche sull’evento che ha coinvolto la nostra regione.
Il Candidato Governatore della Regione, proposta dal “Blocco Civico” al centrodestra, Vincenzo Belmonte, in merito alla messa in onda del programma televisivo “L’Anno che verrà” trasmesso in diretta da Rai 1 da Matera per il Capodanno, ha dichiarato:
“Tale trasmissione televisiva, dopo quelle di Potenza e Maratea, hanno dimostrato la poca utilità dell”investimento’ compiuto dalla Regione, volto a promuovere il nostro territorio tramite i proventi del petrolio estratto in Lucania.
Il nostro comunicato, volutamente inoltrato solo oggi per non ingenerare sospetti ed accuse di voler arrecare – anche se involontariamente – danni alla Città capitale Europea della Cultura, ora che tutto è passato, possiamo ben dire che tali trasmissioni non porteranno benefici né immediati né futuri alla nostra Comunità.
Per non parlare della presenza di alcuni artisti, scelti per la serata, bravi ma non più di primo piano e della trasmissione che, in contemporanea, a Canale 5, ha messo in onda dalla vicina Bari (alla faccia della ‘solidarietà’ pugliese, sbandierata dal loro Presidente Emiliano!) che, nei fatti, ha danneggiato, anche economicamente, la Città di Matera.
Le somme impegnate per tali iniziative, dovranno in futuro essere investite su progetti più mirati quali:
Scuola, investimenti turistici sulle coste del Tirreno e dello Ionio, valorizzazione dei Laghi e della Montagna interna.
Aiuti ed incentivi alle piccole attività socio-culturali non disgiunte a campagne di sensibilizzazione contro il consumo di droga ed alcool.
Investire, questa volta sì, sulla pubblicizzazione ‘diretta’ del Territorio utilizzando e coinvolgendo la RAI, le Televisioni private, le Radio nazionali e private, ed i Quotidiani locali e nazionali.
Incoraggiare, infine, tutti coloro che vogliono impegnarsi, anche professionalmente, nelle arti del Teatro, della Musica e dello Sport, non trascurando iniziative atte a frenare, con tali attività, il nefasto fenomeno della emigrazione dei nostri giovani.
Ciò non vuol dire far passare il secondo piano le importanti problematiche come la mancanza del lavoro…che non c’è, dello sviluppo e della…speranza che ogni anno diventa sempre più evanescente ed effimera.
Ultima nota stonata della serata – costatazione non certamente polemica – è l’aver relegata alle due di notte l’esibizione dei quattro bravissimi gruppi musicali etnici lucani, preferendo ad essi, anche in questo caso, un gruppo pugliese della pizzica Salentina!”