Nell’ambito di specifici servizi preventivi finalizzati a contrastare i reati contro il patrimonio, i Carabinieri della Stazione di Lavello, due notti fa intorno alle ore 2:30, percorrendo la SS 93 che conduce al foggiano, hanno intercettato due autovetture sospette, una Lancia Y ed una Fiat Panda, i cui conducenti, alla vista dei militari, hanno tentato di darsi alla fuga a forte velocità.
Gli operanti, insieme ai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Venosa, si sono lanciati all’inseguimento dei due veicoli che, viaggiando a poca distanza l’uno dall’altro, nonostante i ripetuti tentativi dei militari, non hanno mai accennato a fermarsi, sino a raggiungere il territorio di Cerignola (FG) ove, nel frattempo, è sopraggiunto un altro equipaggio dell’Aliquota Radiomobile della locale Compagnia.
In quell’area i fuggitivi sono riusciti a dileguarsi.
Le immediate ricerche attivate nella zona hanno consentito di recuperare poco dopo, in Contrada “Pantanella”, l’autovettura Fiat Panda, che aveva terminato la corsa fuori strada, evidentemente abbandonata dai malfattori che, tenendo alle costole i Carabinieri, ne avevano perso il controllo.
Il mezzo, risultato essere stato asportato poche ore prima nel centro abitato di Lavello, di proprietà di una 24enne del luogo, sarà restituito a quest’ultima.
Solo pochi giorni fa, il 2 Febbraio scorso, i Carabinieri della Stazione di Lavello si erano resi autori di un analogo provvidenziale intervento nel cuore della notte, lungo la medesima arteria stradale, sorprendendo due malviventi che avevano appena perpetrato il furto di un trattore, sottratto da un deposito agricolo, poi restituito al legittimo proprietario, i quali erano riusciti a darsi alla fuga, favoriti dall’oscurità.
Risultati, questi, che sottolineano l’importanza dell’intensificazione delle attività di istituto che il Comando Provinciale Carabinieri di Potenza sta attuando anche nell’arco notturno, al fine di sorvegliare le principali vie di comunicazione.
Ciò nell’ottica di frapporre un argine a delle vere e proprie scorribande, condotte da gruppi organizzati che agiscono illecitamente, tra l’altro in orari ritenuti più tranquilli, presumendo di potersi sottrarre alla vigilanza assicurata dalla Benemerita che, però, grazie alla capillarità dei propri Presidi dell’organizzazione territoriale, riesce a garantire un’azione sinergica ed efficace anche nelle aree di confine tra più regioni.