Ancora rincari per i carburanti.
Secondo le nuove rilevazioni Mite, Ministero per la transizione ecologica, la benzina la settimana scorsa ha viaggiato verso quota 1,8 euro al litro, mentre il gasolio si sta sempre più avvicinando alla soglia di 1,7 euro al litro.
Nello specifico il prezzo medio della benzina in Italia alla pompa self service è aumentato nell’ultima settimana di circa 1,8 centesimi, da 1,778 euro a 1,797.
Quello del diesel è salito di 2,0 centesimi, da 1,647 a 1,667 euro.
Stabile il Gpl, aumentato da 0,816 euro a 0,817.
Solo una settimana fa il pieno era arrivato a costare circa 15 euro in più per entrambi i carburanti, con un’impennata del 20,5% per la benzina e del 22,3% per il gasolio.
È lecito quindi pensare che la previsione di stangata di oltre 360 euro in un anno a autovettura sarà persino superata.
Una prima nuova stima arriva dall’Unione consumatori che ha già calcolato 20 euro in più rispetto ai conti fatti appena una settimana fa.
Carlo Rienzi del Codacons denuncia una situazione che a breve potrebbe diventare insostenibile:
“Oggi un pieno di benzina o diesel costa 15,85 euro in più rispetto allo stesso periodo del 2021.
In un anno infatti la verde è aumentata del 21,4%, mentre il diesel segna un +23,5%.
Incrementi che hanno effetti devastanti sulle tasche dei consumatori: solo per i rifornimenti di carburante una famiglia spende oggi 380 euro in più all’anno.
Agli effetti diretti vanno aggiunti quelli indiretti sui prezzi al dettaglio, considerato che in Italia l’85% della merce viaggia su gomma, e che a costi di trasporto più elevati corrispondono listini al dettaglio più cari, con un duplice danno per le tasche delle famiglie.
Non a caso nelle ultime settimane si stanno registrando in Italia preoccupanti incrementi dei prezzi al dettaglio, che colpiscono proprio i beni trasportati, a partire da alimentari e ortofrutta”.