“L’Osservatorio Carceri e il dialogo costruttivo con l’Asp di Potenza”.
Questa volta sul tavolo delle trattative le criticità della Casa circondariale di Melfi.
In data 1 marzo, si è tenuto presso le Carceri di Melfi, l’incontro sollecitato dall’Osservatorio Carceri della Camera Penale Distrettuale di Basilicata, nella persona dell’avvocato Francesca Sassano, con l’Asp e in particolare:
- con la Direzione Sanitaria, Luigi D’Angola;
- con la direttrice delle carceri di Potenza, dott.ssa Anna Maria Rosaria Petraccone;
- con la coordinatrice infermieristica del DBS Melfi, dott.ssa Mariagrazia Venezia;
- con il comandante della polizia penitenziaria, G. Telesca;
- con il dott. S. Paglia e l’Isp. D. Sabia.
Come si precisa in un comunicato stampa:
“Nel ringraziare la disponibilità ad interloquire che l’Osservatorio Carceri ha sempre trovato sino ad oggi nell’azienda sanitaria ed in particolare nella persona di Luigi D’Angola, in questo incontro, sono state focalizzate problematiche urgenti particolari della struttura detentiva in Melfi.
Le maggiori criticità affrontate hanno riguardato l’urgenza di ripristinare il presidio medico – sanitario H24, nonché completare, oggi in riduzione di numero e di orario, le unitàmediche da 6 a 4 di cui 2 non con turnazione completa di orario e, tra queste, una in scadenza contratto annuale e una prossima al pensionamento.
Ugualmente sensibili sono le criticità che riguardano l’insufficienza del personale infermieristico; altre criticità sono state ravvisate nella mancanza di una corsia privilegiata di contatto o posto di riserva, per le visite non di urgenza dei detenuti presso detta struttura.
Tale situazione, con l’istituzione all’interno delle carceri di Melfi del reparto alta sicurezza, per il quale è previsto legislativamente un trattamento dei detenuti “riservato” alla restante popolazione carceraria: le criticitàsanitarie in quel reparto sono ancora più marcate ed urgenti e sopperire alle stesse non può essere lasciato alla disponibilità del personale tutto, sanitario e penitenziario della struttura.
L’incontro, fattivamente partecipato da tutti i presenti, si è concluso con la possibilità di ripristinare il servizio sanitario H24 al più presto presso la detta struttura nonchè con la volontà di istituire una linea informatizzata, cosiddetta Cup, tra la struttura carceraria e l’Asp, per favorire le prenotazioni non urgenti ma calendarizzate per gli interventi sanitari a tutela della salute dei detenuti.
L’avvocato Sassano ancora una volta, ha insistito sulla necessità di garantire uniformità ed effettività di risposta sanitaria a tutti i detenuti, sollecitando l’utilizzo dell’Intranet per l’acquisizione tra le carceri e l’Asp del fascicolo sanitario di ogni detenuto, cosiddetto nuovo giunto, presso la struttura nonché di iniziare ad applicare la normativa 38 del 2010 per la rilevazione della cosiddetta soglia del dolore sulla popolazione detenuta all’interno della struttura.
Le possibilità di intesa appaiono concrete ma l’Osservatorio Carceri continueràad essere sentinella attiva sul territorio per la tutela dei detenuti e della loro salute”.