Rinvenuti telefoni cellulari nella Casa Circondariale di Melfi (PZ).
Nella notizia, apparsa su “LA SICILIA”, si precisa:
“Il Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) di Basilicata ha reso noto che i telefoni cellulari sono stati scoperti dalla Polizia penitenziaria in un pacco destinato ad un detenuto catanese di cui non è stato fornito il nome che si trova nella sezione «alta sicurezza» del carcere. I telefonini erano in una forma di formaggio”.
Nella nota riportata dal quotidiano, il segretario generale del Sappe, Donato Capece, dichiara:
“l’ingresso o il tentato ingresso di cellulari nelle carceri è un flusso continuo e il fenomeno non viene contrastato in maniera adeguata dall’amministrazione né dal legislatore», perché il possesso o l’introduzione dei cellulari «non configurano precise ipotesi di reato, come dovrebbe essere, ma restano semplici violazioni amministrative ai regolamenti interni, un semplice possesso di oggetti non consentito»”.