“La crescita sostenuta, equa, sostenibile è il miglior custode della stabilità”.
È quanto ha riferito il premier Mario Draghi a Genova, per una giornata di incontri istituzionali.
Dopo aver visitato il porto della città ligure a bordo di una motovedetta, ha raggiunto le Istituzioni a Palazzo San Giorgio, per poi proseguire con la visita alla Radura della Memoria, l’incontro con i familiari delle vittime del ponte Morandi e un momento di preghiera presenziata dall’arcivescovo di Genova, monsignor Marco Tasca.
La visita a Genova è servita al premier anche per fare il punto della situazione sui temi di massima attualità, tra anche il caro bollette anticipando come il Governo sia a lavoro, secondo quanto specificato dalla sottosegretaria al Mef Cecilia Guerra, su un intervento che varrà tra i 5 e i 7 miliardi.
Draghi ha detto:
“Il governo sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni.
Il Governo infatti non dimentica il presente e il presente oggi ci fa vedere una realtà caratterizzata dalle difficoltà che famiglie e imprese hanno per l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ci consente di investire in progetti di lungo termine e migliorare la sostenibilità ambientale e sociale delle nostre infrastrutture.
Nel caso del Porto di Genova, impieghiamo 500 milioni per la nuova diga foranea, per consentire l’accesso a navi di nuova generazione, rafforzare la sicurezza, facilitare le manovre. Semplifichiamo le procedure per la pianificazione strategica e riformiamo le regole per le concessioni.
Investiamo nell’alta velocità e nel potenziamento del nodo ferroviario di Genova – un cantiere già avviato.
I lavori sono in corso anche per quanto riguarda il ‘Terzo Valico’, un investimento da 7,4 miliardi di euro per velocizzare i collegamenti con il nord Italia e il resto d’Europa.
Sempre con il Pnrr, procediamo con l’elettrificazione delle banchine, per ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico di tutta l’area.
Tutte queste misure creeranno nuove opportunità di lavoro per migliaia di persone nell’intera Regione.
Il Pnrr appartiene a tutti gli Italiani.
Dobbiamo portarlo avanti con unità, fiducia, determinazione.
Il Pnrr, insieme al Programma straordinario, ci consentono di rendere il Porto di Genova ancora più competitivo e sicuro.
È un investimento sulla città, e sull’industria regionale e nazionale.
Dobbiamo abbattere questi ostacoli, per cogliere a pieno i vantaggi offerti dall’aumento degli scambi commerciali.
In particolare, intendiamo ampliare le infrastrutture, per accogliere un traffico sempre maggiore.
Vogliamo migliorare la connessione tra porti, reti stradali, ferrovie, per far fronte alla concorrenza degli altri porti mediterranei e di quelli nord-europei.
Accelerare la digitalizzazione di tutta la catena logistica, per favorirne la flessibilità e ridurre le inefficienze.
E semplificare i procedimenti amministrativi per agevolare i flussi”.