Buone notizie dal Ministero: potrebbero essere prorogate, infatti, le misure attualmente in vigore per ridurre il prezzo finale dei carburanti.
Come fa sapere “QuiFinanza”:
“L’intervento dello stato
La benzina è scesa a 1,70 euro litro.
In realtà il suo prezzo sarebbe di due euro litro, 30 centesimi ce li mette lo Stato su decisione del governo.
Sconto in vigore da mesi e fino al prossimo 17 ottobre, che sta permettendo di evitare salassi almeno su questo fronte.
Sono 60 miliardi quelli che il governo Draghi ha speso finora per alleviare la botta dell’inflazione, che viaggia al di sopra dell’8%.
Pur essendo dimissionario, l’esecutivo guidato da Mario Draghi sembra essere intenzionato a mettere mano nuovamente al provvedimento.
Nuova proroga
Secondo quanto stabilito dal decreto Aiuti ter (qui la bozza con tutte le misure), si sta pensando di prolungare l’intervento dello Stato fino alla fine di novembre.
Al momento il provvedimento è in bozza, perché diventi definitivo si attende ora il decreto interministeriale, passaggio necessario affinché possa arrivare il via libera.
Altre misure
L’Esecutivo ha poi dato l’ok ad altri 100 milioni di euro per finanziare il contributo a copertura dei maggiori costi sostenuti per l’acquisto del carburante per l’alimentazione dei mezzi di trasporto locale e regionale su strada, lacuale, marittimo e ferroviario.
E’ stato anche creato, con una dotazione di 100 milioni di euro per il 2022, un fondo per il sostegno del settore dell’autotrasporto.
Le aziende agricole e di pesca potranno invece usufruire di altri 190 milioni, disponibili sotto forma di credito di imposta, per i costi del gasolio agricolo, dei trasporti e del riscaldamento delle serre”.