Caos per il settore automotive americano.
Come riportato dall’agenzia Bloomberg, General Motors ha fatto causa a Fca, accusandola di aver corrotto i membri del potente sindacato dei metalmeccanici americano, lo United Auto Workers,
Questa la replica del gruppo italo-americano, così come si legge su Repubblica:
“Vogliono ostacolare la fusione con Psa, ci difenderemo vigorosamente”
Fca nega qualsiasi coinvolgimento affermando di non essere stata a conoscenza della cospirazione, per indebolire le norme sul lavoro, fra tre suoi ex manager con funzionari del Uaw
Questa l’accusa di Gm a Sergio Marchionne: il ricorso a tangenti per corrompere le trattative sul contratto di lavoro fra il Uaw e le tre case di Detroit fra il 2009 e il 2015.
Gli effetti in Borsa non si sono fatti attendere con un calo di Fca del 2,5%.
Il responsabile legale di Gm, Craig Glidden, afferma:
“Il piano di corruzione su più anni di Fca ha minato l’integrità delle trattative (per il rinnovo del contratto di lavoro) e causato a Gm sostanziali danni”.
Come risultato si sono avuti, a suo dire, costi più alti del lavoro per Gm e una sua posizione meno competitiva sul mercato.
Gm ritiene che alle spalle di tutto questo ci fosse, da parte di Fca, l’intento di indebolire finanziariamente Gm e favorire la fusione con Chrysler.
La Gm, in particolare, punta il dito contro Fca e tre ex manager della società, che si sono dichiarati colpevoli e sono condannati al carcere per il loro ruolo nello scandalo.
Fra questi anche Alphons Iacobelli, che è stato vice presidente e capo negoziatore con il Uaw.
Questa la replica di Fca, affidata a un portavoce del gruppo controllato dalla famiglia Agnelli:
“Siamo stupiti dalla causa, sia per i suoi contenuti che per la tempistica.
Possiamo solo presumere che intenda ostacolare il progetto di fusione con Psa, cosi’ come i nostri negoziatì con il sindacato United Auto Workers.
Ci difenderemo in maniera vigorosa contro questa causa priva di fondamento e rispondere perseguendo ogni possibile via legale”.