Pubblichiamo di seguito la nota del legale della Cementeria Costantinopoli di Barile, in seguito alle dichiarazioni pubblicate ieri dall’europarlamentare Pedicini del Movimento 5 Stelle.
“Sembrerebbe che l’eurodeputato Piernicola Pedicini abbia avanzato dubbi sul rispetto da parte della Cementeria Costantinopoli delle norme sulla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini ed allo scopo avrebbe presentato interrogazione presso l’Europarlamento. Data l’importanza che l’argomento riveste per il management della Cementeria Costantinopoli, da sempre molto sensibile alle problematiche ambientali, il Presidente della Società, Claudio Rabasco ha inteso fornire precisazioni sui dubbi sollevati:
“Utilizzo di combustibile proveniente da materiale di diversa natura e mancato rispetto dei limiti previsti dalle normative comunitarie”.
Presso la Cementeria i materiali combustibili utilizzati sono solo Pet-Coke e CSS, dunque nessun materiale di diversa natura comunque altrimenti non identificato e non caratterizzato da norme.
“Utilizzo di tecniche inadeguate rispetto a quelle disponibili in materie di emissioni per i forni di produzione del cemento”. L’impianto di co-combustione del CSS utilizza le migliori tecnologie a tutt’oggi disponibili classificate nella normativa Europea sotto l’acronimo B.A.T. ( Best Available Techniques).
“Mancata attivazione da parte dell’ARPAB di alcun piano di azione per monitorare l’emissione dell’impianto”. Al riguardo si rammenta che la Regione Basilicata con delibera di giunta n° 159 assunta in data 15 Febbraio 2011 ha deliberato l’autorizzazione che consente l’utilizzo del CSS e disciplina il monitoraggio aziendale con l’utilizzo di oltre 70 prescrizioni di verifica nelle varie fasi concordate con gli Enti preposti (ARPAB, ASP, Provincia, Comune, e i vari Dipartimenti Regionali.).
Inoltre, si vuole rimarcare che in accordo con le linee guida Europee, Cementeria Costantinopoli ha attivato un monitoraggio ambientale in continuo sulle missioni in atmosfera che tiene sotto controllo ogni tipo di emissione e rende pubblico, attraverso il nostro sito internet aziendale e quello del Comune di competenza, ogni risultato. Ma non è tutto. La Cementeria ha anche sottoscritto un protocollo d’intesa con i Comuni limitrofi, con l’Università di Cassino, con Legambiente e con rappresentanti della società civile, per un ulteriore sistema di monitoraggio sulle polveri (PM10 – PM2.5)”.
“Richiesta della Cementeria di rinnovo dell’utilizzo di CSS con adeguamento a 50mila Tonnellate”. La notizia è assolutamente fondata e corrisponde ad esigenze di contenimento dei consumi energetici e di abbattimento della CO2 in linea con le indicazioni Ministeriali e gli standard Europei.