Ieri, Domenica 20 Ottobre, ancora una volta, San Fele è stato invaso da centinaia e centinaia di visitatori (circa 1000), provenienti principalmente dalle regioni limitrofe, giunti in pullman organizzati ed in macchina.
Tutte le strutture ricettive (ristoranti e area pic-nic) esaurite.
Le vie del centro storico di stampo medievale, le cascate naturalistiche “U’ Uattenniere” ed i boschi ricchi di castagne invasi dai visitatori curiosi ed affascinati, grazie anche al racconto di guide e volontari del Servizio Civile, i quali si stanno formando negli ultimi mesi e che con passione raccontano il territorio e le sue peculiarità.
Una bella macchina organizzativa è riuscita a garantire l’accoglienza e tutti i servizi necessari, puntando sull’ospitalità, sulla cortesia, sull’attenzione al “turista”, mettendolo a proprio agio, rispondendo ai suoi bisogni.
Altre escursioni sono previste nelle prossime settimane, principalmente in occasione della Festa d’Autunno organizzata dalla Pro Loco, in programma per Domenica 27 Ottobre.
L’Associazione locale, U uattënniérë”, fa sapere che:
“per la giornata di ieri Domenica 20 Ottobre, si è registrato il tutto esaurito, con 8 pullman e centinaia di auto per oltre un migliaio di visitatori, che si vanno ad aggiungere ai tanti che nel corso di quest’anno, dove non meno di 50.000 turisti hanno visitato le cascate, rendendo il luogo tra i più frequentati della Basilicata (in percentuale, considerato che trattasi di un comune di circa 3.000 abitanti, più della stessa Matera).
Visitatori di tutte le età con famiglie al seguito raggiungono il territorio di San Fele.
Molti di loro provengono dalle regioni limitrofe (Puglia e Campania in testa), dal resto d’Italia e molti anche dall’estero, con evidenti benefici per le strutture ricettive locali.
Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro volontario dei soci dell’associazione “U uattënniérë “, che ha reso possibile la valorizzazione del torrente Bradano e delle sue cascate, senza alcun spreco di risorse pubbliche, con il contributo importante dell’APT di Basilicata.
Molto rimane ancora da fare per rendere l’area più agibile, attraverso opere quali la sentieristica necessaria e le dovute opere di messa in sicurezza dei tracciati.
Questo anche per rendere fruibili altre cascate che oggi non è possibile visitare.
Di qui il richiamo all’impegno a tutte le istituzioni locali e regionali per sostenere con interventi infrastrutturali il processo di sviluppo in corso.
La Gualchiera di San Fele è rimasta in uso fino agli anni 40 del secolo scorso”.
Elisabetta Chieca, assessore al Turismo del Comune di San Fele, dichiara:
“Un risultato che ci riempie di gioia e ci fa ben sperare per il futuro.
Una grande opportunità per un Comune che soffre il fenomeno dello spopolamento, come tutti i comuni del Sud Italia.
Ci auguriamo che questo sia da stimolo per tanti giovani, affinché si possa investire e decidere di restare in questa meravigliosa terra, ancora da scoprire e far conoscere al meglio; una regione nascosta, che lascia senza fiato per le sue particolarità e bellezze naturalistiche.
Da difendere sempre.
Il patrimonio culturale ha un valore universale per ciascuno di noi, per le comunità e le società.
È importante conservarlo e trasmetterlo alle generazioni future”.
Di seguito alcune immagini che ritraggono i turisti sul posto.