Pubblichiamo le dichiarazioni ricevute dal Parroco della Chiesa Santa Maria delle Grazie di Barile, a seguito delle polemiche scoppiate qualche giorno fa in riferimento ad un suo presunto allontanamento per ferie.
Come si legge dalla nota che abbiamo ricevuto, Don Francesco di Stasi scrive:
“In riferimento agli articoli pubblicati sulla stampa quotidiana ed online, riguardanti la “chiusura per ferie” della chiesa parrocchiale Santa Maria delle Grazie di Barile, ritengo opportuno replicare e fare alcune doverose precisazioni, constatata la tendenziosità di alcune notizie.
Nella settimana dal 24 al 29 Luglio non si è verificata nessuna chiusura per ferie della chiesa Madre.
LA QUESTIONE DELLA MANCATA COMUNICAZIONE DELLA SOSTITUZIONE: Si specifica che a differenza di quanto evidenziato negli articoli pubblicati ho effettuato le comunicazioni previste ad alcuni collaboratori della Parrocchia e ad un mio confratello che mi ha sostituito in alcuni giorni della settimana, non solo per la celebrazione della messa, ma anche per tutte le necessità ed urgenze causa mio allontanamento concordato con la Curia.
In altri giorni in cui non c’è stata la celebrazione Eucaristica comunque è stata fatta la Liturgia della Parola e la distribuzione della Comunione da parte di un ministro.
Voglio assicurare ad alcuni “zelanti fedeli” che la mia presenza in Parrocchia è continua e costante e che la celebrazione della Santa Messa è garantita tutti i giorni anche quando mi ritrovo, spesse volte, con due o tre fedeli.
Voglio inoltre precisare che la chiesa non è stata mai trovata “sbarrata” perché vi è una persona incaricata, a cui va il mio vivo ringraziamento, che apre e chiude la chiesa ogni giorno.
Spiace constatare il tono ironico di alcuni titoli di giornale, ma, si sa, la corsa al sensazionalismo, soprattutto quando si parla della Chiesa e dei suoi ministri ordinati, fa comodo ad alcuni.
Inoltre, negli articoli pubblicati si fa riferimento al fatto che la chiusura, senza comunicazione alcuna, sia stata lamentata da “alcuni fedeli” e “parrocchiani”. Chi sono? Quanti sono? Nessun cenno viene fatto; forse, anzi senza forse, sono dei pseudo fedeli e parrocchiani.
Sarebbe comunque bello conoscerli anche per consentirmi di chiarire di persona quanto hanno voluto far conoscere, in maniera inesatta, ai lettori.
Viene da sospettare che la segnalazione ai giornali sia stata fatta da chi, forse, mai frequenta la casa del Signore, che è sempre aperta a tutti, e cerca un pretesto, al quale non dare la benché minima importanza, per creare dei “casi” nella comunità di Barile.”