I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Potenza e della Stazione di Lagopesole, con l’ausilio di un’unità antidroga del Nucleo Cinofili Carabinieri di Tito, hanno tratto in arresto in flagranza di reato un sessantenne, di origini francesi, ritenuto responsabile di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti.
Nel dettaglio, i militari, durante la mattinata di venerdì scorso, all’esito di mirati servizi finalizzati al contrasto di tale tipologia di reato, hanno colto l’uomo in possesso di 13 piante di cannabis, di varia altezza, fino a 1.5 m, alcune delle quali già fiorite, coltivate senza autorizzazione, disposte in vasi e nascoste all’esterno dell’ex ostello della gioventù, oramai in disuso, ubicato in “Monte Caruso”, agro del Comune di Filiano, dietro altre piante da bosco.
Le stesse erano occultate a ridosso di uno dei vani dell’immobile, risultato essere luogo di dimora dell’individuo da diversi anni.
I Carabinieri, nei luoghi interessati, hanno eseguito un’accurata perquisizione con l’ausilio dell’unità antidroga del Nucleo Cinofili al fine di verificare se vi fosse ulteriore sostanza.
Le verifiche hanno consentito agli operanti di constatare che il terreno contenuto nei vasi era ancora umido ed i vegetali, sottoposti a sequestro, in buono stato di conservazione, evidenza questa che la cura del soggetto rivolta alle piante fosse meticolosa.
All’esito dell’operazione di servizio, l’uomo è stato tratto in arresto.
Il risultato conseguito rientra tra le attività antidroga che i Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza stanno conducendo su tutto il territorio di competenza, coinvolgendo i presidi territoriali e i reparti di specialità dell’Arma.
Difatti, solo il giorno antecedente, a Melfi, i Carabinieri della Compagnia del posto, hanno tratto in arresto un 29enne del luogo, autore di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, il quale, all’esito di una meticolosa perquisizione, è stato sorpreso in possesso di un panetto di hashish di circa 40 grammi ben occultato all’interno della propria autovettura, oltre a materiale vario utile per il confezionamento della droga da immettere sul mercato locale.