Novità in arrivo per la pubblica amministrazione.
Dal prossimo Venerdì il ricambio degli organici delle strutture amministrative dello Stato tornerà al 100%: 150mila all’anno le assunzioni previste, sino a raggiungere per fine 2022 un totale di 450mila nuovi contratti.
Il Turn over interesserà anche gli statali in senso stretto, ossia i dipendenti dei ministeri, della presidenza del Consiglio, delle agenzie fiscali e degli enti pubblici non economici.
Per accelerare i tempi, si è deciso di prorogare le graduatorie dei concorsi pubblici in scadenza, in modo da poter attingere direttamente alle liste degli idonei.
Le assunzioni saranno distribuite tra i vari ministeri ed enti dello Stato:
- scuola;
- regioni ed autonomie locali;
- sanità,
- università;
- agenzie fiscali.
Previsti anche pacchetti di assunzioni extra, per polizia, forze di sicurezza, vigili del fuoco e i ministeri dell’Interno, della Giustizia e dell’Ambiente.
Come spiega il Messaggero, dopo la riforma messa in atto dal governo Monti nel 2011:
“stanno raggiungendo i requisiti per andare a riposo tutti coloro che sono rimasti intrappolati al lavoro.
E a questo si aggiunge l’effetto quota 100, che come più volte sottolineato dalla stessa titolare della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone, sta accelerando la fuga.
Si parla si circa 150mila dipendenti già usciti, o pronti a farlo, con un minimo di 62 anni di età e 38 di contributi”.
Per ricoprire alcuni profili professionali basterà il solo diploma.
Queste le parole del vice ministro dell’Economia, Laura Castelli, in un post su Facebook:
“Entro il 2022 saranno oltre 450 mila le nuove assunzioni.
Da venerdì prossimo, infatti, il ricambio degli organici, all’interno delle strutture amministrative dello Stato, tornerà al 100% anche tra gli statali in senso stretto, vale a dire per i dipendenti dei ministeri, della presidenza del Consiglio, delle agenzie fiscali e degli enti pubblici non economici.
Il primo Dicembre, cadrà anche il vincolo per le assunzioni nelle Università.
Quota 100 ha permesso di far terminare la vita lavorativa a persone che erano ‘incastrate’ nel mondo del lavoro.
Avevamo pianificato dunque di integrare e aumentare le posizioni dei dipendenti pubblici con una riforma strutturale, che giorno dopo giorno si sta realizzando.
Il Paese non si cambia in 2 giorni ed è per questo che non si può vivere di propaganda ma si deve lavorare giorno per giorno sapendo che i risultati arrivano piano piano, per una Italia migliore”.