La Usb di Basilicata, appresa la notizia che la città di Venosa, con le proprie strutture ospedaliere, potrebbe ospitare alcuni pazienti affetti da Coronavirus non grave, in un comunicato ufficiale, chiede alla Regione Basilicata di fare chiarezza:
“La Regione Basilicata sta individuando le strutture sanitarie nelle quali ricoverare i pazienti di Covid-19 non gravi.
Venosa sarebbe una delle strutture prese in considerazione.
Ci sembra una cosa giusta, ma abbiamo dei grossi dubbi sulle conseguenze che ne derivano a cascata per il nostro territorio.
A Venosa è ubicata l’unica struttura pubblica in Regione Basilicata, sia diurna che residenziale, che si occupa di malati di Alzheimer e che andrebbe potenziata e migliorata.
Nel territorio Vulture Alto Bradano non ci sono RSA (residenze sanitarie assistenziali) pubbliche per anziani.
È proprio necessario chiudere questi pochi posti letto che danno un poco di respiro alle famiglie della zona?
I posti letto di lungodegenza e riabilitazione più vicini sono a Potenza e ad Acerenza.
A sofferenza si aggiunge altra sofferenza alle famiglie.
Sarebbe opportuno da parte della Regione indicare con chiarezza i progetti che ha in mente, in quanto non serve smantellare i pochi servizi esistenti per allestire i nuovi posti per l’emergenza, né distrarre il poco personale oggi in servizio, mentre sarebbe auspicabile procedere a nuove assunzioni e potenziare il fabbisogno di personale.
Si vuole porre all’attenzione che a Venosa è esistente anche una vecchia struttura già adibita a Ospedale nel passato ed oggi poco utilizzata, in seguito alla soppressione di funzioni e ai pensionamenti”.