Ancora ritardi dei tamponi nella nostra regione.
Ecco quanto denuncia un nostro lettore:
“Buongiorno, sono un cittadino del Vulture-Melfese, chiedevo la vostra collaborazione nel far emergere le enormi difficoltà che abbiamo, nei nostri comuni, nel riuscire a testare con i tamponi numerose famiglie (che sono costrette a stare chiuse in casa rispettando alla lettera le linee guida del governo).
L’ASP dovrebbe poter accertare prima di tutto la positività o meno dei cittadini e anche l’avvenuta guarigione assieme al loro ritorno alla vita normale.
Ci sono testimonianze di molti cittadini i quali a seguito del riscontro di una positività all’interno del nucleo familiare, tramite tra l’altro tamponi “privati”, sono rimasti abbandonati a se stessi, senza ricevere supporto dalle ASP locali, anche a distanza di 20 giorni (in alcuni casi anche di più).
Succede addirittura che non rispondano al telefono, e quando lo fanno, alle volte, sono anche poco professionali.
Io ritengo che queste cose vadano denunciate: perché non è giusto che, in questo periodo, gli unici a pagarne le conseguenze sono i poveri cittadini lucani presi in giro da un servizio sanitario regionale che non è stato in grado di organizzare e fronteggiare una crisi sanitaria di questo genere, tra l’altro stiamo parlando di gestire 200 casi al giorno, o almeno questi sono i numeri che ci forniscono ogni giorno.
Io credo che il nostro sistema sanitario sia molto peggiore della nostra vicina Calabria, come mai nessuno ne parla?
Io spero che questa emergenza passi quando prima, ma subito dopo si deve iniziare a mettere in discussione tutto un sistema politico/sanitario dove ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e fare un passo indietro, per rispetto nei confronti dei cittadini.
Quindi chiedo ancora una volta la vostra collaborazione, per far sì che tutto questo venga fuori e per non passare nell’indifferenza di chi in questo momento è chiamato a prendere delle decisioni”.
Avete avuto anche voi lo stesso problema?