Coronavirus: tre lucani sorpresi a giocare a carte e bere birra! Intervenuti i Carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Acerenza (PZ) hanno deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria tre persone, di età compresa tra i 56 e i 67 anni, residenti nel potentino, ritenuti responsabili del reato di inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.

L’episodio si è verificato durante la mattinata di ieri, in un paese che rientra nel territorio di competenza del citato Comando, allorquando i militari hanno sorpreso i tre soggetti all’interno di un circolo privato, di cui gli stessi sono associati, per svolgere le consuete attività ricreative.

In altri momenti, occasioni del genere risulterebbero normali, diversamente, invece, da quella che è la situazione attuale, laddove è richiesto per tutti noi uno sforzo affinché vengano rispettate le prescrizioni e i divieti imposti dal Governo col decreto del 9 marzo scorso, concernenti una serie di misure idonee ad evitare il contagio e la diffusione del fenomeno epidemico “Coronavirus”, riferite, tra l’altro, anche a circoli privati e ricreativi.

I Carabinieri, effettuando un controllo dinanzi l’accesso al club, sebbene all’esterno lo stesso apparisse regolarmente chiuso, evidentemente al fine di eludere la sorveglianza, dopo aver più volte bussato alla porta, resisi conto della possibile presenza all’interno di qualcuno, hanno sorpreso i tre intenti a giocare a carte e bere birra, come a svolgere usuali attività quotidiane, riservate, lontano da occhi indiscreti.

Tra l’altro, non essendo assolutamente in grado di giustificare tale comportamento, tutti loro sono stati denunciati per il reato anzidetto.

Per quanto accertato, i Carabinieri della locale Stazione hanno anche inoltrato la prevista comunicazione all’Autorità amministrativa – comunale competente per i conseguenti provvedimenti di sospensione o revoca dell’autorizzazione concessa al circolo privato.

La vicenda descritta sottolinea quanto importante sia l’azione svolta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, in questo particolare periodo, tramite i reparti territoriali capillarmente distribuiti nei 100 comuni della provincia, al fine di monitorare il rispetto degli obblighi impartiti sul tema dalle Autorità nazionali e locali, sebbene tale opera, in via preventiva, sia costantemente finalizzata a sostenere e indirizzare le popolazioni del potentino.