Il giudice sportivo ha multato la squadra di calcio del Melfi che dovrà pagare 500 euro e ha inoltre squalificato per 4 giornate il giocatore Massimo Cilumbriello.
La causa scatenante è da ricercare nella partita di Domenica scorsa contro il Pignola, dove il club gialloverde ha subito 2 gol perdendo di fatto il match.
Nella motivazione che ha spinto il giudice a multare la società si legge:
“Per tutta la durata della gara, sostenitori riconducibili alla squadra ospitata rivolgevano cori offensivi contro la terna arbitrale ed in particolare contro la D.G., facendo esplodere dei petardi. Inoltre, in seguito alla espulsione di un calciatore della squadra, tentavano di invadere il campo, spingendo con violenza e con calci il cancello di ingresso, senza riuscirvi per il pronto intervento della Forza Pubblica.
Dopo la seconda rete della squadra di casa, i suddetti sostenitori gettavano in campo un fumogeno e facevano esplodere petardi, oltre a lanciare delle bottigliette di vetro nel tentativo di colpire i giocatori avversari.
La degenerazione provocava panico e disordine tra i presenti sugli spalti tanto da costringere l’arbitro ad interrompere per circa 10 minuti la gara, affinché si potesse ristabilire la calma grazie sia all’intervento delle Forze dell’Ordine sia dei calciatori del Melfi che invitavano i propri sostenitori a contenere il loro ingiustificato e spropositato comportamento.
A fine gara, i sostenitori del Melfi tentavano nuovamente di entrare indebitamente sul terreno di gioco forzando i cancelli con calci violenti, senza riuscirvi, e mentre la D.G. si apprestava a rientrare negli spogliatoi veniva lanciato al suo indirizzo un bastone, senza colpirla.
Sanzione così determinata oltre per la gravità degli avvenimenti succedutisi, anche da precedente sanzione comminata a danno della società per fatti causati da propri sostenitori nel corso della stagione sportiva”.
La squalifica dell’estremo difensore Cilumbriello ha invece un’altra connotazione:
“Espulso per frasi gravemente offensive nei confronti dell’arbitro, alla notifica del provvedimento disciplinare reiterava le offese ed il comportamento irriguardoso e, avvicinandosi minacciosamente alla stessa, le sfiorava con le mani il viso senza conseguenze per l’intervento dei suoi compagni che lo fermavano prontamente.
Lo stesso si rifiutava di abbandonare il terreno di gioco e, a più riprese, inveiva nei confronti della D.G. con offese, ingenerando nella tifoseria della squadra ospite veementi proteste nei confronti della direzione di gara”.