Con il progetto di ricerca dal titolo “Identification of novel extracellular vesicle-derived biomarkers in Monoclonal Gammopathies and Acute Myeloid Leukemia”, la ricercatrice dell’Irccs Crob di Rionero, Stefania Trino, ha vinto il bando di concorso nazionale della Società Italiana di Ematologia.
Il progetto della dottoressa Trino è stato scelto e premiato, tra migliaia di progetti di ricerca presentati a livello nazionale, nel corso del XV congresso della Sies, tenutosi a Rimini dal 18 al 20 Ottobre.
Esso è basato su nuove tecnologie di analisi genomica nell’ambito dei tumori del sangue, la cosiddetta biopsia liquida.
Il progetto sarà condotto in collaborazione con i laboratori di genomica e patologia molecolare del Dipartimento di medicina sperimentale e clinica dell’Università Magna Grecia di Catanzaro.
Spiega la ricercatrice del gruppo di ricerca traslazionale onco-ematologica del Crob:
“La ricerca riguarderà, in particolare, la caratterizzazione genetico-molecolare delle microvescicole.
Le miscrovescicole sono quei minuscoli frammenti cellulari rilasciati dalla cellule tumorali che circolano nel sangue.
Questi minuscoli frammenti mantengono alcune caratteristiche delle cellule tumorali da cui sono originati e, dunque, analizzandoli è possibile ottenere preziose informazioni.
Si tratta di una tecnica innovativa e non invasiva, messa a punto dai laboratori di ricerca dell’Irccs Crob nell’ambito della cosiddetta biopsia liquida.
Con un semplice prelievo di sangue speriamo di poter identificare nuovi biomarcatori in grado di integrare le metodologie convenzionali per la diagnosi, il monitoraggio della risposta al trattamento e la definizione precoce di quello che potrebbe essere l’evoluzione nel tempo della malattia in pazienti affetti da leucemia mieloide acuta o mieloma multiplo, due dei tumori del sangue più frequenti”.
Estremamente soddisfatti di questo risultato, il direttore generale dell’Istituto di ricerca, Giovanni Battista Bochicchio, e il neo direttore del Dipartimento interaziendale di ematologia della Basilicata, già direttore scientifico dell’Istituto, Pellegrino Musto, i quali sottolineano come, ancora una volta, sia stata riconosciuta:
“L’eccellenza della ricerca traslazionale che si svolge al Crob da parte della comunità scientifica ematologica nazionale, in un contesto di estrema competitività scientifica”.
Complimenti alla ricercatrice Trino per aver deciso di spendere la sua vita cercando di salvare quella degli altri.