Concluso con successo il percorso formativo “La relazione di aiuto con il malato oncologico” intrapreso dai volontari dell’associazione di volontariato U Mani per l’hospice.
Il corso di formazione, tenuto presso la sala mimosa dell’IRCCS CROB, organizzato e cooprogettato con il CSV Basilicata ha visto i volontari impegnati in tre mesi di lezioni con esperti in psiconcologia e cure palliative ovvero:
- la dottoressa Roberta Spatuzzi,
- la dottoressa Jolanda Panella,
- il dott. Michele Passarella.
Alla giornata conclusiva ha preso parte anche S.E. Mons. Ciro Fanelli vescovo della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa che ha sottolineato l’importanza del ruolo del volontariato nel percorso di umanizzazione delle cure, necessario soprattutto in un ospedale oncologico e in un reparto delicato come quello dell’hospice.
Presenti per la cerimonia conclusiva anche il direttore sanitario del Crob dott. Michele Aieta, il direttore del dipartimento sanitario dott. Antonio Colasurdo e la dottoressa Pasqualina Modano primario dell’hospice.
Il corso di formazione ha avuto al centro la comunicazione con il malato oncologico e la sua famiglia, che deve avvenire attraverso specifiche competenze, tra le quali l’ascolto al fine di costruire una relazione di aiuto e di sostegno.
Afferma il presidente dell’associazione Antonio Sena:
“L’auspicio di tutti noi volontari, anche alla luce delle nuove competenze acquisite attraverso questo percorso formativo, è quello di poter riprendere quanto prima la nostra opera a diretto contatto con i pazienti dell’hospice dell’IRCCS CROB e con i loro familiari.
Nel corso della nostra esperienza abbiamo potuto davvero sperimentare come ci sia più gioia nel dare che nel ricevere”.