“IL CROB DI RIONERO DEVE CONTINUARE A VIVERE!” QUESTO L’APPELLO DEL CONSIGLIO COMUNALE

Si trasmette di seguito il comunicato dell’IRCCS-Crob di Rionero, e a firma del Consiglio Comunale della stessa città, riguardanti le persistenti preoccupazioni circa il presidio ospedaliero.

Nella nota si legge:

“I Consiglieri comunali di Rionero in Vulture, con le Associazioni firmatarie dell’appello rivolto alla civica Amministrazione, preoccupati per il futuro e il ruolo dell’IRCCS-CROB di Basilicata nello scenario regionale e nazionale, al fine di salvaguardare una realtà che è e deve continuare ad essere vanto e patrimonio dell’intera regione, hanno approvato all’unanimità il presente documento da trasmettere al Governatore Marcello Pittella, all’Assessore alle Politiche della Persona, Flavia Franconi, al Presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, ed ai Consiglieri regionali.

Premesso che:

  • il nosocomio di Rionero nasce con legge regionale come ospedale mono specialistico per essere, come l’acronimo (CROB) indica, l’unico Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata;
  • il CROB, avviato sotto la guida del compianto Umberto Veronesi, ha svolto la sua “Mission” con risultati di eccellenza che gli hanno consentito di ottenere, nel corso degli anni:
  • il riconoscimento di IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico);
  • l’accreditamento OECI (Accreditamento Europeo per gli Istituti Oncologici) allo stato riservato soltanto a due altri IRCCS sull’intero territorio nazionale;
  • i tre bollini rosa (massimo riconoscimento conseguibile) per il “Percorso Donna”;
  • numerosi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali;
  • il recente riconoscimento del Ministro della Sanità per l’eccellenza dell’IRCCS-CROB in campo di diagnostica, cura, ricerca e per l’utilizzo parsimonioso delle risorse.
  • fin dall’istituzione, l’IRCCS-CROB, ciclicamente e in maniera inopinata, ha subito tentativi di accorpamento, attraverso l’apertura di reparti e ambulatori – di recente quello di radioterapia – , che di fatto operano in regime concorrenziale stante l’assenza di liste di attesa presso l’IRCCS-CROB;
  • ha maturato nel corso degli anni un KNOW-HOW ultra ventennale in campo di diagnostica per immagine/interventistica (Senologia), di medicina nucleare, radioterapia, ematologia, oncologia, prevenzione, chirurgia oncologica multispecialistica, gastroenterologia, genetica e ricerca;
  • stante l’elaborazione in corso, per la successiva approvazione, del piano sanitario regionale, non si giustificano atti deliberativi pregiudizievoli per l’applicazione dello stesso, vedi indizione del concorso per primario di senologia presso l’AOR (San Carlo) e quella di rimodulazione organizzativa delle strutture complesse dell’IRCCS-CROB di Basilicata;
  • all’IRCCS-CROB è interdetto (giustamente) ogni tipo di attività non oncologica;
  • allo stato risultano sottoutilizzate le sale operatorie (super attrezzate) per mancanza di personale (anestesisti e infermieri);
  • ogni decisione che comprometta la unicità di intervento sanitario (diagnostica, cura e ricerca) coerentemente con la visione istituzionale dell’IRCCS-CROB, avrebbe come conseguenza certa la vanificazione del lavoro prodotto dalle risorse umane e realizzerebbe anche un dispendio di quelle economiche fin qui disposte.

Tanto premesso, i Consiglieri comunali, unanimemente, chiedono:

  1. di confermare, nel redigendo piano sanitario regionale, l’autonomia giuridica e gestionale dell’IRCCS-CROB di Basilicata e di riconfermarlo, altresì, quale HUB della rete oncologica regionale e dunque sede naturale delle specialità oncologiche e di ricerca;
  2. di abbandonare l’organizzazione della rete oncologica in SIC, per sposare la logica ormai consolidata dei dipartimenti interaziendali quali: oncologia, ematologia, senologia, percorso donna, chirurgia oncologica multispecialistica, radioterapia, medicina nucleare e terapia, radiometabolica, diagnostica per immagine/interventistica, ricerca, individuando, ovviamente, le rispettive sedi di dirigenza nell’IRCCS-CROB;
  3. di garantire il riconoscimento e la remunerazione dei DRG oncologici soltanto all’IRCCS-CROB di Basilicata;
  4. di restituire all’IRCCS-CROB di Basilicata la sede del comitato scientifico della ricerca;
  5. di potenziare la pianta organica (dirigenza e comparto), stabilizzare i contratti a tempo non indeterminato anche attraverso lo scorrimento delle graduatorie già esistenti;
  6. di garantire i finanziamenti utili per le spese di personale e di adeguamento strutturale, tecnologico e funzionale. Prevedere, altresì, finanziamenti specifici per convenzioni, con professori universitari, atte a permettere l’accesso alle branche di oncologia medica, oncologia chirurgica e di anestesia e rianimazione degli specializzandi lucani;
  7. di bloccare con urgenza tutte le deliberazioni che possano risultare pregiudizievoli e nocive per l’applicazione del prossimo Piano Sanitario Regionale.

I Consiglieri comunali faranno tutto quanto in loro potere, in sede istituzionale e non, per impedire che all’IRCCS-CROB di Basilicata venga sottratto il ruolo di HUB della rete oncologica regionale e sede naturale delle specialità oncologiche e di ricerca (come, peraltro, garantito in più incontri pubblici dal Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella) e perché non vengano vanificati tutti gli sforzi sin qui sostenuti e che hanno consentito all’Istituto di raggiungere risultati di eccellenza anche a livello internazionale.”