Acquedotto Lucano con la fattura in corso di riscossione nel mese di gennaio 2020 ha chiesto a decine di migliaia di utenti lucani il pagamento di somme per “deposito cauzionale”.
E’ quanto fa sapere una nota dell’Adoc Basilicata che continua:
“L’ARERA con la delibera 86/2013/R/idr ha disciplinato la materia.
In particolare, all’art. 3.1 della suddetta deliberazione, è sancito:
“il gestore può richiedere all’utente finale, all’atto della stipulazione del contratto di somministrazione, il versamento di un deposito cauzionale, nei limiti di quanto disposto dal presente provvedimento”.
Considerato che suddetta deliberazione ARERA, come stabilito dall’art. 8.6, “entra in vigore il 1 gennaio 2014” e a quell’epoca Acquedotto Lucano era già costituito ed operativo e poteva chiedere già nel 2014 il versamento della cauzione a quanti non l’avevano versata e non l’ha fatto, ADOC di Basilicata ha chiesto al Difensore Civico di Basilicata di verificare, ed eventualmente adottare i provvedimenti opportuni, se tale credito non sia da considerarsi prescritto secondo le vigenti normativa”.