Ci siamo. Questa sera, alle ore 21 in punto, ripartirà dopo 86 anni l’orologio del castello di Melfi, accompagnato dalle note dal vivo della splendida “Time” dei Pink Floyd, opera del 1973 che fa parte del LP rock più famoso di tutti i tempi: The dark side of the moon.
L’orologio, del ‘700, ha solo la lancetta delle ore e un quadrante a sei ore, che ruota quattro volte al giorno, anziché due come negli orologi moderni.
L’ora centrale (la sesta) coincideva con il tramonto, o preghiera dell’Ave Maria.
Il tramonto cambiava con le stagioni, perciò il “regolatore dell’orologio”, aggiustava il meccanismo periodicamente.
Napoleone nel 1805 introdusse l’attuale ora “francese” a 12, non più basata sul tramonto (variabile anche per latitudine), ma sullo “zenith”, cioè il mezzogiorno, identico in tutta Europa e valido tutto l’anno.
Però il fascino del “nostro” orologio storico a sei ore resta intatto.
Impareremo a conoscerlo: basta leggere l’ora indicata e sommare zero (di notte), 6 (mattina), 12 (pomeriggio) e 18 (sera).