Il primo progetto, sviluppato da Francesco La Rocca su linee cellulari e in animali da laboratorio, riguarda la identificazione, come possibile futuro bersaglio terapeutico, di una proteina di membrana cellulare, definita “EphA3”, coinvolta nella crescita e nella capacità di diffusione delle cellule neoplastiche del mieloma multiplo, uno dei più frequenti tumori del sangue.
Il secondo studio, condotto da Ilaria Laurenzana, ha invece valutato l’efficacia “in vitro” di un nuovo farmaco (un inibitore della proteina “Fyn”) su cellule derivanti da leucemie a cellule denominate “Natural killer”, sulle quali la proteina studiata è risultata essere più fortemente rappresentata rispetto ad altre malattie ematologiche.
Si tratta di una patologia molto rara, per la quale non esistono, ad oggi, trattamenti particolarmente efficaci, specie nelle sue varianti più aggressive.
Il Direttore generale dell’Istituto, Giuseppe Nicolò Cugno, ha dichiarato:
“Questi studi sono tipici esempi di quella ricerca traslazionale che viene richiesta dal Ministero agli IRCCS, il cui scopo è aprire rapidamente, sulla scorta di evidenze sperimentali realizzate in Laboratorio, nuove prospettive per possibili trattamenti innovativi nei pazienti oncologici.
È particolarmente significativo rilevare ancora una volta la grande competitività raggiunta dai nostri Giovani Ricercatori in contesti scientifici di rilievo nazionale”.