“Che un candidato alle elezioni regionali lucane esprima un parere critico, anche ruvido, verso un suo competitor, ci può stare.
Il diritto di critica è sacro.
Ma che un candidato alla presidenza della Regione Basilicata offenda con un maldestro messaggio elettorale la popolazione che vorrebbe governare, mi sembra inaccettabile.
Marrese si mostra sorridente su manifesti con lo slogan ‘Svegliamo la Basilicata’.
Dunque, ritiene che cittadini ed elettori siano degli addormentati che avrebbero bisogno di qualcuno che li ridesti per fare la scelta giusta alle urne.
In un Paese democratico non c’è bisogno che le coscienze siano eterodirette da nessun risvegliatore.
I lucani sapranno decidere autonomamente e democraticamente a chi affidare il proprio futuro.
Personalmente, diffiderei da chi dovesse ritenermi civicamente sonnolento o dovesse ritenere dormiente un’intera regione.
È il caso di dire che non lo voterei neanche con gli occhi chiusi.
Qui l’unica cosa che appare sopita è il programma di Marrese, che sembra non accorgersi che il sole è alto da un pezzo e che sarebbe il caso di proporre una linea politica credibile, al di là delle boutade malriuscite.
Il problema, in verità, è proprio questo.
Un linea programmatica definita non verrà fuori, perché il risvegliatore di sinistra rischierebbe di irritare i suoi alleati di circostanza ai quali il suo nome è stato imposto all’ultimo minuto.
E siamo certi che se Marrese dovesse tirare fuori un progetto di governo, emergerebbero incompatibilità politiche marcate con quanti sono costretti a sostenerlo”.
Così, in una nota, il commissario della Lega Basilicata, Pasquale Pepe.