“Si conferma il trend negativo delle esportazioni in tutto il mezzogiorno.
Purtroppo anche la Basilicata registra nei primi sei mesi del 2024 una delle flessioni più ampie (-40,9) insieme alle Marche (41,3).
Negativi anche i dati dell’analisi provinciale dell’export che vede il capoluogo lucano registrare performance con il segno meno, insieme a Torino, Ascoli Piceno, Livorno e Genova.
Questi dati certificano l’importanza che ha l’automotive per il nostro territorio, che pesa per due terzi sulle esportazioni.
L’incertezza legata alla transizione energetica ha contribuito pesantemente sui dati della Basilicata.
Questo calo rappresenta una sfida importante e deve spronare la classe dirigente a diversificare l’economia regionale.
E’ necessario puntare al turismo, per questo abbiamo chiesto al Presidente Vito Bardi di nominare un Assessore che possa promuovere, in maniera efficace , il territorio.
Bisogna promuovere l’agricoltura biologica e sostenibile e dar vita a un piano Marshall sulle infrastrutture che rendono gli spostamenti molto più lenti.
Se non si interviene subito si arriverà a quello che sosteniamo da tempo, ovvero, il Sud passerà da area più giovane del paese a quella più vecchia e meno popolata.”
Così scrive Confsal Basilicata nel comunicato a commento dei dati pubblicati dall’ISTAT.