Nei giorni scorsi l’amministratore delegato Total Francois Rafin ha mostrato il suo sconcerto nei ritardi delle autorizzazioni per Tempa Rossa che la Regione ancora non ha concesso.
La Total ha espressamente dichiarato che questo ritardo non giova né all’azienda investitrice né ai lavoratori né alla stessa Regione che perde royalties.
Sempre la multinazionale francese ha lamentato di non aver ricevuto alcuna risposta da Pietrantuono in merito a questo ritardo legato al rilascio dei permessi da Regione.
L’assessore regionale ad Ambiente ed Energia, Francesco Pietrantuono, invece con una nota ha fatto sapere:
“Se Total pensa di comprarci e di ricattare, con la tipica arroganza francese, ha sbagliato indirizzo. Piuttosto pensi a come recuperare credibilità rispetto alle tante approssimazioni messe in campo.
Non voglio ripetermi rispetto ai tanti errori: dall’estensione del punto zero, al monitoraggio delle acque di falda, alla partenza con le autobotti, allo scarico del depuratore nel Sauro, alla bonifica di siti storici in area concessione, all’avvio delle prove di estrazione senza la verifica di ottemperanza alle prescrizioni; alcune delle quali ancora non risolte. Perciò trovo il richiamo di Total fuori luogo.
Nel merito, deve essere chiaro a tutti un punto: senza anche la validazione di Ispra un’ impresa come Total non può partire.
Per questo rivolgo un ennesimo invito al ministro Costa di sbloccare l’accordo tra la Regione, il Ministero, Ispra ed Arpab.
Avevamo messo in campo un percorso sinergico che stava dando importanti risultati in termini di livelli di qualità: dal riesame delle autorizzazioni ambientali sia del Cova che di Tempa Rossa, ai sopralluoghi tecnici, alla verifica della caratterizzazione finalizzata alla bonifica a seguito dello sversamento dei serbatoi del Cova.
Il rischio è di mettere tutto in discussione se non si procede immediatamente al rinnovo dell’accordo.
Per tali ragioni mi auguro, per la Basilicata, che si arrivi quanto prima alla sua definizione”.