Sembra esserci, finalmente, uno spiraglio per gli ex dipendenti Auchan.
Infatti come dichiarato dal Sindaco di Melfi (PZ), Livio Valvano:
“Oggi abbiamo fatto, finalmente, il primo passo positivo per la crisi aziendale della piattaforma logistica ex AUCHAN.
Non è risolutivo, è bene dirlo, ma c’è stato un concreto passo in avanti dopo un lungo periodo di stallo.
Per i 126 lavoratori si apre uno spiraglio concreto, dopo un lungo percorso sofferente che dallo scorso anno li vede lottare per l’obiettivo di ritornare a lavoro.
Senza lavoro diventa difficile sentirsi a pieno titolo parte di una comunità.
C’è voluto un anno ma alla fine si è trovata sintonia tra forze sindacali, istituzioni e i rappresentanti delle aziende coinvolte.
Va detto e registrato che l’assessore regionale CUPPARO, assistito dai funzionari del Dipartimento, oggi (17/06/2021), durante la riunione del tavolo di crisi regionale, ha dato una risposta positiva e concreta alle proposte dei rappresentanti sindacali sostenute dai Sindaci di Melfi e di Lavello (PZ): parte la procedura per la re-industrializzazione e per il recupero dell’occupazione, con un finanziamento di 8 milioni di euro finalizzati alla crisi della piattaforma ex AUCHAN.
E’ un risultato importante per la comunità regionale e per le famiglie dei lavoratori interessati che, oggi, hanno seguito con me (collegati dalla Sala del Consiglio Comunale di Melfi) i lavori del tavolo tecnico.
Si parte di qua, con l’auspicato ed ulteriore contributo di CONAD, che purtroppo ha confermato di non aver trovato alternative occupazionali del sito e del datore di lavoro CISA che nelle prossime ore, con i rappresentanti sindacali, proveranno a trovare un’intesa per la definizione di una integrazione retributiva all’assegno di cassa integrazione percepito dai lavoratori (circa 600 euro mensili), del tutto insufficiente per garantire i bisogni primari dei nuclei familiari coinvolti.
Fondamentale sarà questo accordo che le parti proveranno a concordare sull’assegno integrativo di solidarietà, finanziato dalle due aziende, in questa fase di transizione che potrebbe durare almeno un anno, in attesa che l’azione di reindustrializzazione attivata dalla Regione arrivi al bersaglio, con la individuazione di una nuova impresa interessata ad investire sul nostro territorio.
E’ un segnale di speranza per 126 famiglie lucane che sosteniamo insieme, perché il loro destino si sovrappone al nostro destino”.