“Un disegno di legge per rifinanziare un progetto già esistente ma di fatto non operativo: la così detta mini naja, una sorta di leva militare volontaria“.
Come riporta Today, è quanto annuncia il presidente del Senato Ignazio La Russa nel suo discorso in chiusura delle celebrazioni organizzate dagli Alpini a Milano, per ricordare tutti i caduti:
“Il disegno di legge parte da una legge che è ancora in vigore anche se non viene più finanziata da molto tempo ed è quello della cosiddetta mini naja.
Pensiamo che questa sia una cosa utile e la proposta di legge dice questo.
Chiunque vuole può partecipate alla vita militare, nel corpo degli alpini o negli altri corpi per quaranta giorni per avere un addestramento.
Noi prevediamo una serie di incentivi che possono essere punti per la maturità per tutti i tipi di scuola, una serie di incentivi per la laurea, come un esame in più o un vantaggio a livello di formazione e un punteggio aggiuntivo per tutti i concorsi pubblici.
Ma naturalmente il vero incentivo resta la volontà di aiutare la propria patria anche con un breve periodo”.
Ma, che cos’è la mini naja e come funziona?
Come si legge su Today:
“Dunque l’idea è quella di istituzionalizzare un periodo formativo per i giovani dai 16 ai 25 anni e che arrivi a un periodo di quaranta giorni perché, ad oggi, è più breve.
Ma che cos’è la mini naja?
È un progetto sperimentale per realizzare percorsi formativi in ambito militare, su base volontaria, non retribuito e che prevede i seguenti percorsi:
- Corsi di studio in modalità e-learning.
- Permanenza presso le strutture formative, operative e addestrative delle Forze armate e dell’Arma dei carabinieri, individuate su tutto il territorio nazionale dal Capo di Stato maggiore della Difesa, comprese le scuole e le accademie militari.
- Forme di apprendimento pratico che consentano il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-comprensione del valore civico della difesa della patria, sancito dall’articolo 52 della Costituzione;
-cognizione degli alti valori connessi alla difesa delle istituzioni democratiche del Paese attraverso lo strumento militare in Italia e all’estero;
-approfondimento dei principi fondamentali che regolano l’ordinamento militare.
- Conoscenza delle principali minacce alla sicurezza interna e internazionale, anche attraverso la partecipazione a seminari di studio con la partecipazione dei rappresentanti degli organismi che fanno parte del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica.
- Studio dell’architettura istituzionale preposta alla cyber security, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nell’ambito delle Forze armate.
- Al termine del progetto, l’amministrazione della difesa sarà tenuta a rilasciare un attestato che certifichi l’esito positivo del percorso formativo svolto.
L’attestato potrà essere utilizzato, all’atto della collocazione sul mercato del lavoro, quale titolo attestante le specifiche esperienze maturate e costituirà, inoltre, titolo valutabile ai fini della nomina a ufficiale di complemento.
Lo svolgimento con esito positivo del progetto consentirà, inoltre, l’acquisizione di crediti formativi universitari“.