Stellantis, il quarto maggior costruttore automobilistico al mondo per volumi di vendita, sta per “nascere”.
Fiat Chrysler Automobiles N.V. e Peugeot S.A. hanno infatti, deciso di convocare per lunedì 4 gennaio 2021 le rispettive assemblee degli azionisti chiamate ad approvare l’accordo di fusione.
Come specifica Quattroruote:
“Si tratta, comunque, di un passaggio legale dall’esito scontato visto il sostegno all’operazione espresso più volte dagli azionisti di riferimento, dalla Exor della famiglia Agnelli, per quanto riguarda FCA, agli eredi Peugeot per PSA.
Del resto, la holding torinese non possiede soltanto la partecipazione di maggioranza del costruttore italo-americano, con il 28,55% del capitale, ma detiene anche buona parte dei diritti voto: il 44,42%.
Considerata la bassa affluenza degli azionisti di minoranza alle assemblee e l’appoggio dei grandi fondi di investimento o pensionistici, la Exor difficilmente troverà opposizioni: pertanto è da escludere la mancata approvazione assembleare.
Lo stesso vale per il gruppo transalpino, dove la famiglia Peugeot, i cinesi della Dongfeng e la banca pubblica Bpifrance possono contare su quasi il 50% dei diritti di voto.
L’ostacolo. Con il via libera dei soci, sarà soddisfatta una delle condizioni sospensive stabilite dall’accordo di fusione, raggiunto lo scorso dicembre e modificato negli ultimi mesi per tener conto delle conseguenze della pandemia del coronavirus. Tra le altre condizioni ci sono le autorizzazioni delle autorità antitrust.
A tal proposito, come unico ostacolo rimane Bruxelles, ma anche in questo caso la strada sembra sostanzialmente spianata.
Lo scorso giugno la Commissione Ue ha avviato un’indagine approfondita sugli effetti della fusione, temendo che avrebbe un impatto elevato sui livelli di concorrenza nel segmento dei veicoli commerciali all’interno dello Spazio Economico Europeo e in diversi mercati nazionali.
Le preoccupazioni dei funzionari dell’Unione dovrebbero essere state alleviate con una proposta presentata a settembre, che prevede un sostanziale rafforzamento della partnership tra PSA e la Toyota.
Per ora non è emerso nulla di ufficiale, ma a Bruxelles sembrano intenzionati a concedere un parere favorevole, che potrebbe anche arrivare in anticipo rispetto alla scadenza del 2 febbraio”.