Al collettivo Fim di FCA che si è tenuto stamane a Melfi sono emerse preoccupazioni per lo stop della produzione nello stabilimento lucano e la necessità di investire radicalmente per rimettere in moto la più importante fabbrica dell’azienda.
Al collettivo era presente anche il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, che ha dichiarato:
“Due anni fa come Fim abbiamo posto la necessità che ci si preparasse anzitempo alla naturale fase di discesa di un prodotto maturo come la Punto, per evitare la cassa ordinaria. Per noi non è accettabile che si arrivi allo stop della produzione senza aver individuato una soluzione accompagnata da un nuovo prodotto e da nuovi investimenti.
Il 2018 è il tempo di chiare scelte rispetto a questo stabilimento e il nuovo piano d’investimenti che Fca presenterà nei primi mesi di quest’anno dovrà trovare risposte chiare e precise. La linea dove vengono prodotte Fiat 500X e Jeep Renegade continuano a produrre circa 420 vetture ogni turno dei tre giornalieri su mediamente 6 giorni a settimana, nonostante la flessione registrata rispetto allo scorso anno, assesta un buon livello di produzione che ci aspettiamo venga irrobustito nei prossimi mesi con le nuove versioni 2018″.
Uliano ha quindi ricordato:
“Il 30 Ottobre 2012 in un incontro al Lingotto con l’ad Marchionne concordammo gli investimenti che superarono il miliardo di euro sui due Suv del 2013. Uscimmo da una situazione gravissima che vedeva lo stabilimento di Melfi e tutto l’indotto colpito duramente dalla crisi e senza prospettive. La produzione si attestava a circa 145.000 vetture e gli oltre 5.500 lavoratori erano in cassa integrazione da anni, nell’indotto iniziavano i primi licenziamenti dopo aver esaurito gli ammortizzatori.
Nello stabilimento di Melfi la produzione del 2016 ha raggiunto quota 364.700 e l’occupazione è aumentata a 7.400 con i nuovi assunti nel 2015 con contratti a tempo indeterminato. La produzione a Settembre 2017 si è attestata a 246.000, -14% rispetto Settembre 2016. Siamo certamente in una situazione completamente diversa dal 2012, ma non dobbiamo abbassare la guardia anche se le maggiori difficoltà sono riconducibili alla fase di uscita della Punto. Lì ci sono oltre mille lavoratori, e Fca nel piano industriale deve dare garanzie specifiche nei prossimi mesi, diversamente sarà inevitabile mettere in campo tutte le iniziative per dare risposte concrete a Melfi e al suo territorio”.
Anche per il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista:
“La discesa produttiva della Punto è il vero problema da affrontare. È ora di sapere quali saranno le soluzioni produttive per sostituire i volumi attualmente prodotti per dare garanzia certe sul piano produttivo, occupazionale e tecnologico. Per noi la Punto deve essere sostituita da una macchina di nuova generazione che sintetizzi il meglio dell’innovazione tecnologica per conquistare fette di mercato non ancora raggiunte.
Per questo ribadiamo che serve un confronto basato sulla franchezza con Fca sugli obiettivi futuri per Melfi e per tutti gli stabilimenti italiani del gruppo”.