Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di FIOM CGIL Basilicata, RSA – RLS FIOM, CGIL FCA MELFI:
“Si è svolto ieri l’incontro tra l’azienda e il comitato per la sicurezza della FCA di Melfi per verificare l’applicazione delle misure di contenimento del contagio previste dalle linee guida e dai DPCM all’interno dello stabilimento rispetto alla ripresa delle attività.
Nel corso di questa lunga verifica abbiamo potuto prendere visione delle misure installate al momento, per ricercare il distanziamento dei lavoratori a partire dai percorsi pedonali, il rilevamento della temperatura corporea in ingresso, la procedura di consegna dei DPI e la formazione.
Si è potuto prendere atto delle modifiche apportate ai servizi igienici e alle aree relax.
Gli interventi nostro avviso sono un primo passo che, visto il numero ridotto dei lavoratori in questa fase e per quanto visionato, sta consentendo il rispetto del distanziamento delle persone.
Sarebbe un errore però considerare questo stato di avanzamento come conclusivo.
Le linee guida concordate prefigurano un documento fluido che deve restare dinamico ed emendabile sulla scorta delle osservazioni che i lavoratori avanzeranno tramite i loro rappresentanti.
Aver preso visione dalla certificazione dei DPI distribuiti sulla scorta delle richieste fatte dagli RLS è un fatto importante come importante è la richiesta, al momento inevasa, della distribuzione di una terza mascherina per assicurare la sicurezza anche durante i trasferimenti da e per lo stabilimento.
Il vero banco di prova sarà il progressivo riavvio del montaggio, in cui le attività sono più complesse da distanziare e sarà più complessa anche l’organizzazione delle pause per gruppi omogenei di lavoratori che a nostro avviso vanno aumentate.
Questi aspetti sono da verificare nel confronto costante con i delegati, a cui deve essere garantita la possibilità di una vigilanza attiva anche nell’interlocuzione con il medico competente.
Non riteniamo concluso il percorso iniziato in quanto la ripresa delle attività ci mette di fronte alla responsabilità di affrontare in scienza e coscienza ogni aspetto della prevenzione del contagio all’interno dello stabilimento.
Per quanto attiene alla filiera dei trasporti, nel rimandare al mittente le illazioni circolate in questi giorni, riteniamo che il sistema dei trasporti della Regione Basilicata deve essere analizzato complessivamente a partire dagli incontri tra Regione e sindacati confederali previsti in questi giorni per la stesura di un protocollo comune, con maggiore attenzione alle aree industriali complesse e ai lavoratori che devono raggiungerle; garantire la sicurezza in questa fase, diversa dalla presenza in stabilimento, passa anche dalla verifica reale delle presenze sui mezzi (per il rispetto delle distanze) e della loro sanificazione costante, e dalla possibilità di registrare la temperatura corporea prima della partenza.
Tenendo conto che il DPCM del 23 Aprile 2020 prevede l’incentivazione del trasporto privato, chiediamo che siano predisposte misure per abbattere i costi aggiuntivi sostenuti dai lavoratori”.