Richard Palmer, direttore finanziario del gruppo Fiat Chrysler Automobiles, annuncia il seguente dato:
- 730 milioni riconosciuti da Fca all’amministrazione fiscale italiana per l’accertamento di 2,6 miliardi di asset aggiuntivi rispetto a quelli dichiarati dal gruppo nel 2014, anno della cosiddetta ‘exit tax’ e del trasferimento della sede fiscale della società dall’Italia al Regno Unito.
Ciò è emerso dall’accordo stipulato il 20 Dicembre scorso con l’Agenzia delle Entrate, successivamente alle attività di verifica di quest’ultima nei confronti di Fca.
Infatti l’Agenzia aveva contestato alla casa automobilistica di aver sottostimato le attività americane per 5,1 miliardi di euro.
Ha spiegato Palmer che l’importo è stato saldato utilizzando crediti fiscali all’erario, che non ha conseguentemente imposto alcuna sanzione o interesse.