Lo stabilimento Fca di Melfi nel 2017 ha prodotto 330.536 vetture (-9,4% rispetto al 2016).
È quanto è emerso nel corso della conferenza stampa di presentazione del report realizzato dalla Fim Cisl nazionale sulla produzione negli stabilimenti italiani del gruppo automobilistico.
Dal rapporto emerge che la flessione maggiore è stata determinata dalla discesa produttiva sulla linea della Fiat Punto che con 53.257 unità prodotte nel 2017 ha segnato un -16,8%.
La flessione è risultata minore sulle produzioni di Jeep Renegade e 500X che hanno raggiunto quota di 277.279 (-7,8%).
Con oltre 1.208.000 vetture prodotte dal 2014, Melfi è lo stabilimento che ha prodotto la maggiore quantità di auto.
Per il segretario nazionale della Fim, Ferdinando Uliano:
“È necessario intervenire apportando continui miglioramenti, già previsti nel corso del 2018, sui due mini suv per rafforzare i loro volumi oltre quota 300.000 in modo da evitare i fermi produttivi con cassa integrazione ordinaria avuti in corso d’anno.
Nello stesso tempo è indispensabile individuare l’alternativa produttiva alla Punto, dove oggi sono impegnati oltre mille lavoratori, solo così si può cogliere l’obiettivo della piena occupazione su Melfi”.
Per il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista:
“Nonostante la flessione produttiva i fondamentali dello stabilimento lucano sono solidi.
Il 2018 sarà un anno importante e ci aspettiamo per il dopo Punto novità importanti in linea col progetto di rilancio del 2014.
Non parliamo di uno stabilimento in crisi, ma teniamo alta l’attenzione giorno per giorno sul futuro”.
Per il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella:
“C’è l’urgenza di fare chiarezza sul futuro produttivo e occupazionale del più importante insediamento produttivo del Mezzogiorno in vista del nuovo piano industriale che il gruppo automobilistico italo-americano ha preannunciato per la prossima primavera.
La recente risoluzione su Fca del consiglio regionale e la lettera dell’assessore Cifarelli al ministro Calenda vanno nella direzione più volte auspicata dalla Cisl di una più stretta cooperazione tra industria e istituzioni locali.
Ora si tratta di tradurre questa rinnovata attenzione della politica regionale in provvedimenti concreti di politica industriale in un’ottica di leale collaborazione tra governo, Regione, enti locali, università, enti di ricerca, imprese del comparto e parti sociali.
L’obiettivo è accompagnare i processi di innovazione produttiva e organizzativa che stanno investendo il settore automotive a livello globale mettendo in campo strategie condivise, strumenti e risorse in grado di trasformare il polo automobilistico di Melfi in un vero e proprio distretto industriale della mobilità intelligente”.