Si legge in una nota del segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista:
“La ripresa produttiva, dopo la pausa estiva, quest’anno si carica di significati e attese particolari.
Lo stabilimento di Melfi si accinge infatti a vivere una profonda rivoluzione: la svolta ibrida e l’ingresso nel segmento delle auto di grandi dimensioni segna il definitivo abbandono del paradigma industriale e di mercato che ha caratterizzato Melfi per un ventennio: ovvero produrre auto utilitarie per il mercato nazionale.
Con la 500X e con il marchio Jeep sono stati messi in campo sostanziali investimenti.
Oggi Melfi ha le risorse e le competenze per fare prodotti di qualità e di gamma medio alta con motorizzazione diesel, benzina, ibrida ed elettrica, fino alle cosiddette macchine intelligenti.
Per noi, rimane un’operazione importante anche l’ipotesi di fusione fra Fca e Renault, con il coinvolgimento di Nissan, purché ci sia garanzia di una continuità senza sovrapposizioni.
È chiaro che c’è bisogno di traghettare lo stabilimento attraverso la gestione dei contratti di solidarietà.
La strada è ancora in salita, visto anche l’andamento non positivo del mercato condizionato da vari fattori di incertezza; anche i discorsi sui dazi determinano conseguenze sulle produzioni europee.
Nel frattempo bisogna continuare a prepararsi ai nuovi prodotti puntando di più sulla formazione.
In questa fase di preparazione e di attesa, un ruolo importante lo giocano le aziende dell’indotto.
È stato sempre riconosciuto il valore aggiunto che hanno in questa sfida industriale, anche per il vantaggio competitivo di avere un parco fornitori all’interno del comprensorio, collegato direttamente allo stabilimento.
Esse rappresentano la migliore garanzia per questo progetto affinché si realizzi e si realizzi bene.
Le relazioni tra azienda e sindacato sono fondamentali, la prova di partecipazione fra aziende, lavoratori e sindacato sarà verificato a breve nel prossimo percorso referendario che si espliciterà nelle assemblee che si terranno in tutte le aziende dal 26 al 28 agosto per l’approvazione della piattaforma rivendicativa per il rinnovo del premio di risultato.
Noi vogliamo costruire una piattaforma condivisa che riconosca a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori dell’indotto uguali salari e diritti e il riconoscimento del nuovo premio di risultato partendo dal consolidamento del salario percepito negli anni precedenti.
Arrivare a chiudere al più presto in tutte le aziende sarà un segnale positivo nei confronti dei lavoratori e in più rafforzerà le relazioni tra azienda e sindacato.
In generale, il sindacato insieme ai lavoratori e alle aziende deve continuare nella partecipazione per trovare soluzioni che favoriscano il lavoro, per diminuire i disoccupati, per migliorare la vita lavorativa, la sicurezza sul posto di lavoro, il salario e la formazione mirata alla conoscenza e al miglioramento delle competenze.
C’è bisogno di unità sindacale per affrontare la ripresa, di unire i lavoratori, di rafforzare la prima linea del sindacato per stare più vicini ai lavoratori, a quelli che il lavoro non ce l’hanno, a quelli che si sentono ultimi e emarginati.
Solo con regole certe le parti si possono confrontare evitando il conflitto: lo dimostra il contratto di Fca, rinnovato ultimamente con una trattativa lunga e faticosa, ma alla fine l’abbiamo rinnovato.
Adesso ci accingiamo a rinnovare il Ccnl dei metalmeccanici che punterà su più formazione, su competenze e salario.
Questo contratto interesserà anche i lavoratori dell’indotto di Melfi.
La nostra Italia dovrebbe riflettere proprio su come, in una società a capitalismo maturo, sia necessario smussare divergenze ed eliminare le discriminazioni, lavorare per creare il benessere alle persone attraverso una società che ha come scopo il rispetto della persona attraverso l’uguaglianza e l’opportunità per tutti di trovare un lavoro e riacquistare fiducia nelle istituzioni e stima in sé stessi.
Noi lavoreremo per questo”.