FILIANO DICE NO ALLE ESTRAZIONI PETROLIFERE: “IL NOSTRO TERRITORIO NON SI TOCCA”

A seguito di una proposta del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, il 27 Settembre scorso, il consiglio comunale di Filiano ha approvato all’unanimità una delibera con cui esprime un “fermo parere contrario alle attività di prospezione e di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi sul proprio territorio”.

Il capogruppo del M5S Canio Mancuso ha dichiarato:

“La scelta che abbiamo fatto ha un forte valore politico perché formalizza in modo netto che il Comune di Filiano è contro le estrazioni petrolifere. In particolare, la delibera è importante per dire no ai due permessi di ricerca petrolifera ‘San Fele e Frusci’ che coinvolgono anche il territorio di Filiano.

Alla luce di tutto questo bisogna dare atto che la maggioranza comunale di Filiano, nonostante abbia tentennato per due anni, ha finalmente deciso di salvaguardare i cittadini e il territorio filianese, votando la delibera insieme a noi.

È un piccolo ma allo stesso tempo grande risultato, e ora sarebbe opportuno che tutti i Comuni lucani adottassero la stessa delibera, in modo da far sentire alla Regione, al governo e alle compagnie petrolifere, il proprio dissenso per l’assurda e scellerata attività estrattiva che già viene compiuta o che si intenderebbe compiere nel futuro.

Inoltre, dopo l’ultimo studio del Cnr sulla drammatica situazione sanitaria dei cittadini di Viggiano e Grumento Nova (i comuni maggiormente aggrediti dalle estrazioni petrolifere in Val d’Agri), è arrivato il momento di non concedere nessuno spazio a chi, per ragioni economiche e lobbistiche, vuole sfruttare in modo selvaggio il nostro sottosuolo”.

Mancuso ha quindi concluso:

“Filiano e la Basilicata devono guardare alle proprie vocazioni ambientali, agricole e turistiche e non possono essere devastati dagli scarti delle estrazioni petrolifere. In particolare, va tutelata la salute dei cittadini e salvaguardata l’acqua, la vera risorsa su cui la nostra regione dovrebbe puntare per preservarla e valorizzarla”.