Da Buones Aires madre e figlia argentine sono arrivate a Potenza per festeggiare il compleanno della figlia ed hanno avuto come “regalo” la possibilità di conoscere i cugini di primo e secondo grado di Forenza da dove è emigrato il capo famiglia.
E’ la storia a lieto fine di Mariangeles Corbo e di Juarez Celia Ines, entrambe argentine ma con il capo famiglia (deceduto da tempo) di origini di Forenza, Antonio Corbo.
A rendere possibile il ricongiungimento familiare ci ha pensato lo staff dell’hotel Pretoria di Potenza dove soggiornano le donne che ha potuto contare sulla collaborazione e disponibilità del Sindaco Francesco Mastrandrea, di assessori e consiglieri, mobilitati per ricostruire le origini della famiglia sino a rintracciare i cugini di primo e secondo grado Donato e Alfonso D’Andrea di Forenza.
Nella cittadina dell’Alto Bradano ci sono stati momenti emozionanti da parte delle donne che oltre a conoscere i familiari hanno visitato la casa dove i nonni abitavano e hanno avuto modo anche di scoprire la chiesa dove i nonni si sono sposati.
Foto e selfie dal centro storico, attraverso i vicoli di Forenza sono i ricordi più belli che sono già arrivati in Argentina per far conoscere Forenza e la Basilicata come più efficace messaggio di promozione turistica.
Antonio Coronato dello staff dell’hotel Pretoria, che ha raccontato la storia, anche lui emozionato, sottolinea che:
“è questa una motivazione ulteriore per continuare ad investire su questo ‘mondo’ dove tanti emigranti all’estero vengono con la speranza di scoprire le loro origini ma soprattutto per scoprire i posti e i luoghi degli antenati come quello di Forenza che con un bel lavoro del comune si è rilevato un paese pieno di risorse e molto bello da visitare“.
Il “turismo delle radici” si è nuovamente materializzato dopo la vicenda nei primi giorni di novembre con l’arrivo a Potenza di quattro persone dalla Pensilvania e Colorado di cui si sono occupati ancora Hotel Pretoria e visit Basilicata network nuove realtà nel mondo turistico lucano che come obiettivo hanno il compito di portare sempre più turisti in Basilicata a partire da quanti all’estero hanno origini lucane.
Per questo mettono a disposizione strumenti di ricerca perché l’ospitalità sia a 360 gradi anche in questi servizi.
E la prima borsa internazionale del turismo delle origini (Matera 20-21 novembre scorsi) è sicuramente un’opportunità da utilizzare per tutte le implicazioni.
Il progetto “Il turismo delle radici” è una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post covid-19, grazie al sostegno tecnico e di indirizzo fornito dal Pnrr, che si inserisce nell’investimento per l'”Attrattività dei Borghi”.
Il progetto propone un ampio raggio di offerte turistiche mirate alla vasta platea di italo-discendenti e di oriundi italiani nel mondo (stimati in circa 80 milioni).
Sottolinea Coronato:
“Ritrovare le radici permetterà una riscoperta ‘a tutto tondo’ dei luoghi di provenienza, consentendo ai visitatori di riappropriarsi della cultura delle loro origini anche attraverso tradizioni, testimonianze, artigianato e gastronomia.
Un viaggio emozionale per riconoscere e promuovere l’elemento identitario della nostra regione e del nostro Paese”.
Ecco le foto.