Fra poche ore torna l’ora legale: questa notte alle ore 2:00 si dovrà spostare avanti la lancetta di un’ora.
Si dormirà dunque un’ora in meno.
Si avrà più luce la sera ma meno la mattina presto, fermo restando che aumenteranno le ore di luce diurne giorno per giorno.
L’obiettivo è quello di produrre un risparmio energetico dovuto al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica.
L’ora legale non può ovviamente aumentare le ore di luce disponibili, ma solo indurre ad un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente “sprecate” a causa delle abitudini di orario.
Con l’utilizzo dell’ora legale, nel nostro Paese, in 6 anni sono stati risparmiati ben 6 miliardi di Kilowatt/h (parliamo del fabbisogno annuo medio di circa un milione di famiglie), per un guadagno pari a quasi 900 milioni di euro.
È stato fatto osservare che però, aumentando le ore di tempo libero diurno, si ha un maggiore consumo di carburante consumato circolando dopo l’orario di lavoro, prima della cena.
Il cambio d’ora ha tuttavia ha delle ripercussioni anche sul nostro organismo in particolar modo nei primissimi giorni.
Alcune persone, infatti, lamentano disturbi dovuti all’alterazione del ciclo sonno-veglia.
Si tratta dello stesso fenomeno che si riscontra nelle persone che viaggiano in aereo tra paesi separati da diversi fusi orari (il cosiddetto jet lag); in questo caso però l’effetto è minore perché il cambiamento di orario è di una sola ora e molte persone non avvertono alcun disturbo.
L’organismo potrebbe reagire così con insonnia, stanchezza e irritabilità.
Siete pronti a riprogrammare il vostro “orologio biologico”?
Intanto ricordatevi di regolare le lancette!