“I dati diffusi dall’Istat, riguardanti il censimento 2018-2019, devono farci riflettere e devono imporre decisi cambi di marcia. In questo finale d’anno, caratterizzato da innumerevoli preoccupazioni legate al Coronavirus e ai suoi devastanti effetti sanitari, sociali ed economici, arrivano come una doccia gelata i numeri dell’Istituto nazionale di statistica”.
Sono le considerazioni del consigliere regionale del Movimento cinque stelle, Gianni Leggieri che sottolinea:
“Cala la popolazione nel Sud Italia (-1,9 per cento rispetto all’ultima rilevazione del 2011) e la Basilicata fa i conti con una fuga dai nostri borghi e dai due capoluoghi.
Ben 5.333 lucani hanno lasciato la nostra regione lo scorso anno, confermando una sconfortante tendenza che dura da molto tempo.
Non è difficile immaginare, se questo trend dovesse proseguire, le conseguenze per la nostra regione ed il suo popolo.
Un popolo umiliato e mortificato da trent’anni di clientelismo spregiudicato, che ha fatto terra bruciata in tema di merito e sviluppo (non realizzato).
Non dimenticheremo mai la bizzarra idea di chi, pochi anni fa, voleva trasformare la Basilicata in un grande recinto per un esperimento sociale che mirava a sradicare la nostra identità.
Occorre, comunque, guardare con ottimismo al futuro.
Le risorse del Recovery Fund e di Next generation Eu rappresentano una occasione epocale per l’Italia e la Basilicata.
Per questo rivolgo, come già fatto nelle ultime sedute del Consiglio regionale, un appello alla maggioranza e al presidente Bardi. Confrontatevi e accettate i consigli di chi vuole il bene della Basilicata e dei lucani.
Non occorrono gli esibizionismi verbali di chi parla per ore senza dire nulla per un mero esercizio narcisistico; non servono ricette magiche o stravolgimenti dello statuto regionale.
Occorre puntare tutto sulla innovatività di progetti reali di sviluppo per l’intero popolo lucano.
La storia, che si scriverà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi dirà se è stata sciupata un’altra occasione o se i segni tangibili di una capacità di governare saranno realtà e saranno fruibili anche per le prossime generazioni”.