Furti in tabaccherie, gioiellerie e area di servizio a Melfi: 14 persone coinvolte e reati per circa 400000 euro! I dettagli

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa firmato dal Procuratore Distrettuale della Repubblica Dott. Francesco Curcio:

“Nella mattinata odierna, su disposizione della Procura della Repubblica di Potenza, i Carabinieri della Compagnia di Melfi (PZ) e del Comando Provinciale di Potenza, supportati dai Carabinieri dei Comandi Provinciali competenti per territorio, hanno dato esecuzione a Melfi, Cerignola (FG), Trinitapoli (BT), San Ferdinando di Puglia (BT) e Palo del Colle (BA), ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dall’Ufficio GIP del locale Tribunale nei confronti di 14 persone, di cui 9 destinatarie della custodia in carcere e 5 degli arresti domiciliari, ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio (rapine aggravate e furti pluriaggravati, tentati e consumati) ai danni di esercizi commerciali (gioiellerie, bar/tabacchi ed aree di servizio), veicoli e mezzi agricoli, nonché di singoli reati fine.

In sostanza sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza a carico di soggetti, per lo più di origine pugliese e per lo più cerignolana, che, tuttavia, operavano in modo stabile nel settore dei furti e delle rapine, anche nel Circondario di Potenza dove, sulla base degli indizi raccolti, avrebbero commesso parte significativa dei 21 delitti accertati.

In particolare, sono stati raggiunti dalla misura cautelare della custodia in carcere:

1. BARNABBÒ Alessandro Antonio;
2. D’AMATO Giuseppe Antonio;
3. DIBISCEGLIA Salvatore;
4. GALLO Vincenzo;
5. LONGO Vincenzo;
6. PETRONELLI Francesco;
7. PONTOLILLO Carmine;
8. STRAFILE Aldo;
9. TOTARO Vincenzo;

dalla misura cautelare degli arresti domiciliari:

1. CAPUTO Gaetano;
2. CHIAROMONTE Eduardo Danilo;
3. DIMODUGNO Giuseppe;
4. SETTE Nicola;
5. SISTO Jonatan;

L’indagine, svolta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Melfi, trae origine dalla rapina aggravata perpetrata, nella notte del 13 marzo 2023, ai danni di un’area di servizio situata nella zona industriale di San Nicola di Melfi ad opera di 5 soggetti che si impossessavano di TLE, biglietti di lotteria istantanea (cd. gratta e vinci), generi alimentari e di una macchinetta cambia monete.

A seguito di tale episodio, i Carabinieri, coordinati da questa Procura della Repubblica, davano inizio ad una preliminare attività di analisi dei tabulati telefonici e, a seguire, di una più vasta di intercettazione.

Le operazioni, cui si aggiungevano l’acquisizione di filmati di videosorveglianza, sequestri di arnesi e utensili rinvenuti sulle scene del crimine, consentivano di individuare i componenti di un’associazione per delinquere, in taluni episodi collaborati da altri soggetti, per un totale di 12 indagati, tutti originari della Puglia, dediti alla perpetrazione di reati contro il patrimonio, in particolare furti e rapine anche aggravate dall’uso delle armi.

Nei confronti di 5 di essi viene contestata l’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di detti reati, mentre gli altri sono stati individuati quali esecutori materiali di uno o più reati fine dell’associazione.

Alle citate 12 persone indagate, peraltro, se ne devono aggiungere altre 2, originarie di Melfi, nei cui confronti è stata disposta la custodia in carcere essendo risultate indiziate, in concorso con alcuni dei soggetti ritenuti componenti del sodalizio in disamina, di tre distinti furti di materiale ferroso a Melfi, poi rivenduto ad attività di recupero con sede sempre a Cerignola.

L’indagine ha portato complessivamente all’accertamento – a livello di gravità indiziaria – di 21 eventi delittuosi, commessi dal 19 febbraio 2023 al 22 gennaio 2024 fra le province di Potenza, Foggia, Barletta-Andria-Trani, Bari e Avellino.

Il danno economico relativo ai reati contestati ammonta a 400mila euro circa.

Gli indagati, nei confronti dei quali vige la presunzione di non colpevolezza, si trovano detenuti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, precisandosi che gli accertamenti investigativi sono stati sviluppati nella fase delle indagini preliminari, in attesa di essere sottoposti al vaglio giurisdizionale durante il processo, nel contraddittorio con la difesa”.